L’ottimismo di Fassino «La crescita nel 2014». Resta l’incognita tasse – CronacaQui

L’ottimismo di Fassino «La crescita nel 2014». Resta l’incognita tasse – CronacaQui

«Il prossimo anno via al Palazzo del Lavoro». L’opposizione: «Spremerete ancora i torinesi»
Per salutare il 2013, Piero Fassino si concede un lusso raro in tempi difficili. Un ottimismo tanto convinto da fargli vaticinare che «dopo l’opera di stabilizzazione condotta quest’anno, il 2014 sarà l’ora della ripresa». E data per scontata la diffidenza della sua opposizione (…) le previsioni del sindaco devono comunque fare i conti con l’incertezza che ancora avvolge i conti del prossimo anno. Impossibile, al momento, conoscere il reale ammontare dei trasferimenti che Roma concederà alle casse di Palazzo Civico. Mentre il decreto integrativo che dovrebbe assicurare ai Comuni il miliardo e mezzo di euro scomparso nel passaggio da Imu a Service Tax è al momento solo una promessa. (…)

Del resto, su quelle risorse la Città ha intavolato la sua strategia per centrare «grandi obiettivi per il rilancio di Torino». I fondi europei garantiti dai progetti Smart Cities continueranno a essere il volano per l’innovazione tecnologica per i prossimi anni, mentre la cultura e il turismo rimarranno al centro dell’offerta della città. (…) La volontà per il 2014 è di portare l’intero bilancio della cultura all’interno della spesa corrente. E il calendario di eventi si annuncia goloso: una nuova mostra in collaborazione con il museo d’Orsay, un festival di piazza dedicato a Mozart, una personale di Roy Lichtenstein, grande nome della pop art, una galassia di eventi che grazie al Salone del Gusto e a Terra Madre anticiperanno l’Expo del 2015, l’avvio delle celebrazioni dei 200 anni dalla nascita di Don Bosco. Abbastanza perché Fassino immagini la creazione di un “brand Torino” che possa promuovere la città a livello mondiale.

Il 2014 sarà anche l’anno del “Cantiere Torino”, idealmente simboleggiato dal riavvio della trafila burocratica per la riqualificazione del Palazzo del Lavoro. Nei prossimi mesi, infatti, gli uffici dell’assessore all’Urbanistica Stefano Lo Russo concluderanno l’iter perché i lavori possano partire senza nuovamente incappare nei ricorsi della giustizia amministrativa. A entrare nel vivo saranno anche gli interventi sull’area Tne di Mirafiori, il rilancio dell’ex Thyssen, la nascita della cittadella della Juventus alla Continassa, oltre al recupero delle arcate dell’ex Moi e di Torino Esposizioni. Il piano “Città Universitaria” continuerà con la messa a gara di altre sette residenze per studenti con un totale di 5mila posti letto, mentre l’inaugurazione di due nuove Rsa garantiranno una sistemazione a 1.200 anziani.

A non cambiare sarà invece la strategia sul piano finanziario. L’obiettivo resta quello dell’abbattimento del debito, sceso attorno a 3 miliardi di euro, con particolare attenzione per l’esposizione nei confronti dei fornitori. E il bilancio sarà strutturato solo attraverso «entrate ripetibili». Un’impalcatura che l’opposizione però giudica «punitiva» nei confronti dei cittadini. (…) «Quando il sindaco dice che il risanamento del bilancio avviene su entrate ripetibili e strutturali – aggiunge a proposito il capogruppo di Forza Italia, Andrea Tronzano – significa ammettere che anche il 2014 sarà un altro anno in cui si metteranno pesantemente le mani nelle tasche dei  torinesi». [P. Varetto]

31.12.13_ToCronaca_Fassino