Ebeh: hai voglia adesso a trovare paragoni col governo Berlusconi, quando Tremonti ci andava con la mano pesante con gli enti locali, e giù i fischi della Cgil, giù in strada gli autonomi, in piazza gli studenti, insomma tutti giù perterra. Il taglio dei trasferimenti del governo Renzi agli enti locali suona al massimo come una seccatura, come un imprevisto: una cosa della quale si poteva fare a meno ma rispetto alla quale tace il sindaco, tace il Pd, tace la maggioranza che sostiene Renzi. Se non è una doppia morale poco ci manca, come non manca di sottolineare Andrea Tronzano di Fi: “Il governo Berlusconi non ha mai osato tanto. Certo non si può scusare la sinistra torinese che ora sacrificherà il welfare trovando il colpevole come solito senza fare autocritica per la mancata vendita delle partecipate l’enorme debito accumulato che proprio pochi giorni fa è aumentato di 25 milioni per il mutuo acceso per manutenzioni che in realtà avrebbero dovuto essere fatte nel tempo”. Entro martedì Passoni dovrà presentare un altro bilancio. E c’è poco da ridere visto che già si parla di tagli orizzontali. Si salverà soltanto il welfare fanno sapere dalla segreteria del sindaco, unica speranza questa a cui si attacca la giunta per non affondare politicamente. (…)
(Aco)