Moi, polveriera pronta a esplodere. Tre persone aggredite in un giorno – CronacaQui

Moi, polveriera pronta a esplodere. Tre persone aggredite in un giorno – CronacaQui

Vittime un agente di polizia penitenziaria e due dipendenti dell’Arpa. Arrestato un ghanese

Ventiquattro ore dopo la nostra denuncia sulle condizioni dell’ex Moi, il villaggio olimpico torna teatro di nuove aggressioni. Appena tre in una mattinata ai danni di un agente di polizia penitenziaria e di due dipendenti dell’Arpa. Due episodi dai contorni ancora poco chiari che hanno sollevato un nuovo fiume di polemiche e la rabbia delle famiglie del quartiere, sempre famiglie disposte a una convivenza forzata con i rifugiati che alloggiano abusivamente a pochi passi dai loro appartamenti.

Vittima della prima aggressione è stato Walter, un agente del carcere delle Vallette in visita ad un gruppo di amici. A minacciare l’uomo con un lungo coltello sarebbe stato uno dei ragazzi profughi del villaggio. Un’aggressione sfociata senza motivo, almeno secondo quella che è la testimonianza della vittima. «Mi ha tirato un pugno fortissimo in testa e un calcio nei testicoli che mi ha stordito – racconta Walter che ha immediatamente sporto denuncia alla polizia -. Poi questa persona mi ha anche puntato addosso un coltello da cucina, per fortuna si è limitato a spaventarmi e non mi ha fatto del male. Per un momento, però, ho temuto il peggio e ancora adesso non riesco a capire il perché di questo brutale pestaggio». Sul posto subito dopo sono intervenute le volanti e l’aggressore, un ghanese di 32 anni, è stato arrestato per resistenza.

Ma proprio a due passi dal pestaggio a Walter altri due uomini avrebbero minacciato un uomo e una donna, entrambi dipendenti dell’Arpa. L’aggressione sarebbe avvenuta proprio davanti ai cancelli dell’agenzia. «Sembravano ubriachi e uno dei due aveva un lungo coltello in mano. Lo ha mostrato alla donna e poi è scappato via» questo quanto raccontato da un testimone. Vista la difficile situazione il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto ha subito provveduto a segnalare il caso alle istituzioni competenti. Due casi ravvicinati, tre considerando il racconto di Leonardo, il 41enne di via Giordano Bruno che ieri attraverso le nostre pagine ha raccontato di aver subito un pestaggio da parte di un profugo davanti ad un locale, tutto soltanto per essersi rifiutato di regalare una sigaretta.

Solidarietà agli aggrediti è arrivata nella giornata di ieri dal mondo politico. Dai consiglieri comunali di Torino di Pdl e Lega Nord. (…)

Palesemente preoccupato anche il consigliere comunale del Pdl Andrea Tronzano. «Quattro aggressioni in pochi giorni devono far riflettere – ha spiegato Tronzano -. La situazione è sfuggita di mano alle istituzioni. Lo dicono i residenti, lo dicono le occupazioni e le continue violenze che subiscono le persone che transitano dalle parti dell’ex Moi. Se la Città non prenderà di petto questa problematica succederà l’irreparabile». [P. Versienti]

07.09.13_ToCronaca_exMoi