Libertà religiosa mai messa in discussione. Solidarietà ai colleghi della Lega

Libertà religiosa mai messa in discussione. Solidarietà ai colleghi della Lega

In merito a quanto avvenuto lo scorso 28 luglio nella Sala Matrimoni del Municipio, Forza Italia valuta con preoccupazione l’esclalation mediatica a danno dei due Consiglieri della Lega Nord Ricca e Carbonero.

Tronzano, Capogruppo in Comune, dichiara: “Ho già pubblicamente sostenuto, in una delle sedute di Consiglio tenutesi dopo l’accadimento, che alcuni Consiglieri abbiano sbagliato ad invocare il codice penale; il ruolo della politica è quello di agire per il bene comune, con trasparenza e con uguale attenzione verso tutti i fatti della vita quotidiana“. Il Capogruppo continua: “Ricordo come nelle occasioni in cui furono i simboli delle fondamentali sensibilità italiane ad essere sbeffeggiati, gli stessi Consiglieri non mostrarono lo stesso zelo“.

Tronzano si chiede inoltre “se questa esclation mediatica abbia un senso; parlare addirittura di “terzo uomo”, ricercandone spasmodicamente il nome, mi sembra una forzatura e mi ricorda inchieste legate alla criminalità organizzata o alla cronaca nera“.

Il giudizio sull’atto lo daranno gli elettori, ma sono convinto sia giusto manifestare solidarietà ai due colleghi della Lega Nord: l’intenzione politica di un gesto non può essere condannata in modo così umanamente umiliante e pesante. E’, infatti, legittimo sostenere, ed io sono tra quelli, che nel rispetto di tutte le sensibilità, laiche o religiose, il Sindaco avrebbe potuto utilizzare altri sistemi per consentire la preghiera“.

Conclude Tronzano: “Sono certo che la faticosa conquista della libertà religiosa delle singole persone non sia mai stata messa in discussione da alcuno nel centrodestra; tutti noi la difendiamo perchè tutti gli uomini sono uguali nei loro diritti inalienabili. Sono invece convinto che sia quanto sta avvenendo in Italia ad essere stato messo in evidenza dai due colleghi e cioè il giudizio acritico che le minoranze organizzate danno della religione islamica, nonostante le persecuzioni dei cristiani o a quanto accade in Iraq, Egitto, Tunisia e Siria e senza tenere conto che essa mette in discussione valori umani ‘non negoziabili’ come la sacralità della vita o la libertà di scelta. A torto o a ragione, il tema dell’aggressività dell’Islam è ciò che oggi crea vere preoccupazioni alla maggioranza dei cittadini italiani. La politica, proprio per questo motivo, deve continuare ad avere la possibilità di dare la propria opinione e non può essere un gesto a limitare questo diritto democratico. Il rischio, altrimenti, è la sottomissione“.