No Movida, un blog contro i fracassoni – Il Giornale del Piemonte

No Movida, un blog contro i fracassoni – Il Giornale del Piemonte

Il coordinamento torinese diventa un punto di riferimento nazionale. A novembre una convention, poi forse anche una class action. Il Pdl pronto a chiedere che le licenze siano vincolate al patto di rispetto della quiete
Una questione di salute, non soltanto di dignità o «rispetto» come dicono dal coordinamento no movida che si appresta a varcare i confini di Torino dopo avere fatto parlare di se in città. In rete, il comitato che riassume con altri tre il malcontento dei residenti all’interno delle aree colonizzate dallo struscio fracassone, metteranno un questionario dettagliato: «Lo faremo per monitorare un fenomeno che non è abbastanza conosciuto, ovvero quello dei disturbi sulla salute provocati dal frastuono della movida, che è diverso rispetto a quello per esempio del traffico o ferroviario». Si profila all’orizzonte anche un convegno nazionale organizzato dal coordinamento, probabilmente a novembre, in cui sarà sviscerato il problema del «baccano strutturale notturno», alla luce delle risposte dei questionari. «Una cosa del genere non è mai stata fatta, ci sono studi sull’inquinamento acustico, ma non su quello prodotto dai locali». (…)

Da settembre il fronte anti movida prenderà una strada diversa. Promette di costituirsi in un una rete per raccogliere testimonianze e ingrossare il fronte di coloro che si battono «contro la dittatura del fracasso». Non è escluso che la tappa successiva al convegno a cui saranno invitati neuropsichiatri, neurologi, medici, psicologi sia quella della class action sullo stile di quello intrapreso dai cittadini contro le compagnie telefoniche, le banche e così via. Gli incontri con le autorità locali, il Comune soprattutto, non hanno prodotto un granché, fino ad oggi. E non promette di portare grandi risultati neanche il patto siglato tra Comune e gestori dei locali che incentiva il rispetto del silenzio con la formula dei punti a scalare in caso di infrazione. (…)

All’arrivo dei vigili il rumore sí abbassa, per poi tornare come prima qualche minuto dopo. Soluzioni? Il convegno nazionale (che sarà organizzato a Torino) metterà un punto esclamativo sulla questione portando alla ribalta il problema dibattuto spesso soltanto in maniera auto referenziale e con accenti salottieri, il coordinamento poi si allargherà per diventare un punto di riferimento nazionale, un blog dove raccogliere esperienze e segnalazioni, infine in estrema ratio la class action potrebbe coronare l’azione dei dannati del baccano. Dalla Sala Rossa il consiglio ha sparato a zero contro l’assessore al Commercio Giuliana Tedesco, la Lega Nord con il capogruppo Ricca batte i pugni e parla di «totale incapacità di gestire l’emergenza».

Il Pdl per voce del capogruppo Andrea Tronzano chiede due cose: «Le licenze vanno vincolate al patto di rispetto delle quiete, diversamente chiederemo di interromperne il rilascio». La questione insomma fa rumore, ma un troppo per le orecchie di chi abita sopra una birreria. [A.Costa]

14.07.12_GiornalePiemonte_Movida