«Non lasceremo sconvolgere la città» – Il Giornale del Piemonte

«Non lasceremo sconvolgere la città» – Il Giornale del Piemonte

Il primo cittadino ammette: «La protesta è espressione di un disagio sociale»

Che questa protesta dei forconi proprio non gli fosse andata giù, il sindaco Fassino lo aveva già fatto capire negli scorsi giorni, quando aveva richiesto la convocazione urgente del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. E ieri lo ha ribadito con un intervento in Sala Rossa, dando seguito alla richiesta arrivata dalla Capigruppo, che ha preferito rinviare la delibera sulla vendita di Gtt per il timor e di ulteriori agitazioni (in realtà l’ennesimo sciopero del trasporto pubblico è già in programma per lunedì). (…)

Così, mentre l’assedio dei contestatori alla città cominciava ad allentarsi e gli studenti cercavano con scarsi risultati di prendersi la piazza, la protesta entrava tra le mura di Palazzo Civico modificandone l’agenda dei lavori. «Ora la vita della città sta tornando alla normalità», ha detto il sindaco (…) Nel corso del suo intervento in Consiglio comunale, il sindaco ha inoltre dato qualche numero della manifestazione che per tre giorni ha tenuto sotto scacco Torino: lunedì in città ci sono stati 30 blocchi che martedì sono saliti a 45 con interruzioni di grandi corsi, tangenziali, stazioni ferroviarie, e cortei sporadici. Da mercoledì le criticità sono andate via via diminuendo, conia riapertura nella giornata di ieri dei mercati e il ritorno alla normale attività per il Caat, anche se non sono mancati ancora sporadici blocchi. Alla centrale operativa di Palazzo civico lunedì sono arrivate ben 1300 segnalazioni di disagio da parte dei cittadini, 1400 martedì e ancora 1100 mercoledì. Un bilancio al quale è seguito il ringraziamento alle forze dell’ ordine per l’impegno dimostrato nelle giornate di protesta selvaggia e un lungo dibattito durante il quale i consiglieri hanno condannato le violenze, invitando però a una riflessione sulle cause di un così diffuso malcontento.

«Non è solo la città a essere sotto attacco, ma l’intera politica è sotto accusa – ha detto Andrea Tronzano (Fi) -. Il solo modo che abbiam per interagire è di ascoltarli per tradurre il loro disagio in proposte concrete». (…)

13.12.13_GiornalePiemonte_Gtt