Palazzine ex Moi, fumata nera per lo sgombero: da martedì presidio fisso – TorinoToday

Palazzine ex Moi, fumata nera per lo sgombero: da martedì presidio fisso – TorinoToday

Dopo la visita del Pontefice, da martedì, un presidio fisso di forze dell’ordine vigilerà nella zona delle palazzine dell’ex Moi. Lontano un possibile sgombero degli occupanti

Da martedì, a visita del Pontefice ultimata, un presidio fisso alle palazzine dell’ex Moi, anche se pensare allo sgombero di 800 persone resta comunque una soluzione decisamente impraticabile. Niente sgombero, semmai un censimento “non coattivo” di chi risiede di fatto abusivamente nelle palazzine.

L’incontro al tavolo per la sicurezza della Prefettura ha evidenziato le debolezze del sistema: poche risorse economiche, poche soluzioni. La chiave, alla fine, sta lì e nell’effettiva difficoltà di ricollocare profughi e clandestini, una volta fatti uscire dalle palazzine. Una situazione fuori controllo, sfuggito un po’ dalle mani di tutti, Comune e Circoscrizione, quella delle palazzine occupate dell’ex Moi, covo di circa 800 immigrati che, di fatto, rendono la zona invivibile. I cittadini sono esasperati e minacciano di farsi giustizia da soli. La zona è il palcoscenico di un bivacco continuo, dichiarano i residenti, dalle prime ore dell’alba fino a notte fonda. “Qualche cittadino ha cominciato a segnalaci addirittura la presenza di materassi in case di proprietà privata vuoteafferma il consigliere  Andrea Tronzano (Forza Italia) -. In più nella zona hanno cominciato a circolare anche i nomadi“.

Ma dietro questi 800 occupati c’è molto di più, non è soltanto una questione di abusivi. C’è un’organizzazione costituita dagli stessi abitanti che riscuote gli affitti, impedisce l’entrata e l’uscita dalle palazzine di soggetti non voluti, gestisce un traffico di sostanze stupefacenti e si dà ad altre attività delinquenziali. (…)

Il clima è teso e la cittadinanza chiede delle soluzioni, soprattutto dopo il fatto di cronaca della ragazzina disabile sequestrata e violentata, che ha fatto scattare l’allarme. Soluzioni che, tuttavia, non ci sono. (…)

Tolleranza che già comincia a scarseggiare tra i residenti, ormai esasperati da una situazione che troppo spesso si è cercato di tenere nascosta: il pericolo è che, qualora le istituzioni non prendessero una posizione determinata e si venissero a creare concretamente delle soluzioni, qualcuno rischi di farsi giustizia da sè.

[V. Ferrero]