Rischiano di rimanere in garage 258mila veicoli. Ulteriori limitazioni in base ai livelli delle polveri
Gli automobilisti in possesso di una vettura diesel si preparino alla “mazzata”: dal prossimo lunedì, primo ottobre, scatteranno le misure antismog previste del protocollo siglato da ministero dell’Ambiente, Regione e dai 33 comuni dell’area metropolitane con più di 15mila abitanti. Ciò significa il blocco totale e definitivo, nel senso che i veicoli Euro 0, 1 e 2 – per cui vale già il divieto tra le 8 e le 19 – dovranno star fermi «24 ore al giorno, tutti i giorni, tutto l’anno». Il provvedimento riguarderà anche quelli più recenti, gli Euro 3, ma “solo” per sei mesi, cioè fino al 31 marzo, siano essi ad uso persone o merci. Dati alla mano, questo vuol dire che in Piemonte dovranno rimanere in garage 258mila veicoli tra privati e commerciali, 196mila dei quali diesel Euro 3 (89.369 in provincia e 28.647 nel comune di Torino).
Per «mitigare» il disagio, ammesso che basti, agli operatori commerciali il ministero, in compartecipazione con la Regione al 50%, nelle prossime settimane metterà a disposizione finanziamenti per 4 milioni di euro dedicati ad agevolare il ricambio dei mezzi commerciali diesel più vecchi con mezzi meno inquinanti. Inoltre, chi vorrà acquistare un nuovo veicolo rottamando quello vecchio potrà contare su un contributo che varia dai 4 ai 10mila euro. L’Accordo di bacino padano è stato sottoscritto a Bologna durante il G7 del 9 giugno 2017 dal ministro per l’Ambiente e dai presidenti di Regione Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna. Le misure individuate sono rivolte al settore traffico (limitazioni veicoli diesel), ai generatori di calore domestici a legna, alle combustioni all’aperto e al contenimento delle emissioni di ammoniaca dalle attività agricole e zootecniche, al fine di stabilire una strategia comune per limitare la produzione di Pm10 e di altri agenti inquinanti.
I livelli di allerta saranno stabiliti sulla base del valore medio di Pm10 tra quelli rilevati nelle stazioni Arpa di Rebaudengo, Lingotto, Beinasco e Rubino. Il controllo dei dati di Pm10 avverrà due volte nella settimana, il lunedì e il giovedì, con eventuale attivazione dei livelli d’allerta a partire dal martedì o dal venerdì.
Altre limitazioni saranno poi introdotte in base ai livelli di allerta delle polveri sottili (Pm10). Dopo 4 giorni consecutivi di superamento della soglia dei 50 microgrammi al metro cubo scatterà il livello “arancio” che comporterà anche lo stop dei diesel euro 4 (dalle ore 8 alle 19 i veicoli con trasporto persone, dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 i veicoli commerciali). Dopo 10 giorni consecutivi di valori oltre 50 mcg livello “rosso” (dalle 8 alle 19) si dovranno fermare anche gli euro 5 immatricolati prima del primo gennaio 2013 e dei veicoli a benzina Euro 1. Infine, dopo 20 giorni consecutivi di sforamento della soglia benzina euro 1 e diesel euro 5 si fermano dalle 7 alle 20. Le uniche deroghe? Quelle concesse ai veicoli in “car- pooling ” e per i guidatori ultra 70enni. «Spero – ha commentato un critico Andrea Tronzano, consigliere regionale di Forza Italia – che in questa sperimentazione di ferro la giunta rifletta e trovi una soluzione, nei limiti del possibile rispetto ai vincoli europei, per i tanti lavoratori autonomi che non possono cambiare un veicolo diesel euro 3 e potrebbero patire nella loro produttività e quindi nel loro stipendio». [l.d.p.]