Porcino sale in cattedra: è presidente in Sala Rossa – Il Giornale del Piemonte

Porcino sale in cattedra: è presidente in Sala Rossa – Il Giornale del Piemonte

Succede a Ferraris che migra in Consiglio regionale. La Montalcini medita di lasciare il partito di Portas

II giovane Giovanni Porcino, ex Italia dei valori, adesso Moderato, non sarà stato eletto alla prima votazione alla presidenza del Consiglio comunale come si conviene ai grandi statisti: gli è mancato soltanto un solo voto per fare tombola al primo colpo, mancando così un’en plein suggestivo, 26 su 27 necessari. Alla seconda prova però ce l’ha fatta salendo in questo modo da semplice consigliere comunale, per altro
parecchio taciturno, al rango di feudatario della Sala Rossa, il grande capo del Consiglio, sostituendo il collega di partito, migrato a Palazzo Lascaris dove è stato eletto consigliere regionale. Le due cariche per Ferraris erano troppo onerose anche per un ingegnere «multitasking» come lui, benchè non incompatibili, regolamento alla mano. Per uno che festeggia però c’è qualcuno che batte i pugni sul tavolo: Piera Levi Montalcini, nipote d’arte del premio Nobel Rita, iscritta ai Moderati anche lei, e compagna di partito di Porcino alla prima votazione ha preso soltanto due voti; un affronto o forse perfino un’umiliazione inaspettata che la sta spingendo in queste ore a meditare se lasciare o meno il partito, il quale l’ha abbandonata alla prima occasione utile esponendola a una figuraccia.

Il posto era ambito dal Pd che ha cercato fino alla fine di conquistare la poltrona più alta in Sala Rossa (…) Porcino ha ricevuto l’appoggio praticamente di tutto l’arco costituzionale. La stessa Forza Italia ha votato l’esponente dei Moderati per evitare un tira e molla che avrebbe potuto mettere a rischio l’approvazione del documento economico. «C’è bisogno di stabilità – ha detto il capogruppo Andrea Tronzano – ma soprattutto c’è da approvare il bilancio, che è il documento più importante. Vale il principio del bene comune e non delle ideologie, almeno in questo caso ovvero quando si tratta dell’elezione di una carica istituzionale».

Porcino è stato votato con 28 preferenze su 38 presenti in Sala Rossa. Alla fine il nodo è stato sciolto, non senza alcuni mal di pancia all’interno della maggioranza. Per esempio il nome dell’ex Italia dei Valori, prima accolto favorevolmente da Michele Curto di Sel e poi rinnegato pochi giorni fa. (…) [Aco]08.07.14_GiornalePiemonte_Porcino