Soglie più alte per il fermo amministrativo? – CittAgorà

Soglie più alte per il fermo amministrativo? – CittAgorà

Riunione Commissione Bilancio e vertici Soris Quali costi e benefici provocherebbe sui cittadini torinesi e sulle casse comunali un aumento delle soglie entro le quali scatta il fermo amministrativo per chi non paga tasse e multe? La Commissione Bilancio presieduta da Alessandro Altamura ne ha discusso mercoledì 14 settembre con l’assessore competente, Gianguido Passoni, con Antonio Finocchiaro e Pierluigi Chirone, rispettivamente presidente e direttore operativo di Soris, ente di riscossione della Città.
L’occasione per parlare di questi temi è arrivata da una proposta di mozione, a firma dei consiglieri del Popolo della Libertà, nella quale si chiede un innalzamento degli importi entro i quali Soris può avviare procedure di fermo, ipoteca e pignoramento. Un tentativo di venire incontro ai contribuenti in difficoltà a causa della crisi economica, da controbilanciare però, ha sottolineato Passoni, con la prioritaria necessità di combattere l’evasione in modo sistematico e con mano ferma.
L’attenzione si è concentrata in particolare sullo strumento del fermo amministrativo, che attualmente avviene per importi superiori ai 100 euro. In un ipotetico scenario illustrato dai dirigenti di Soris, se nel 2010 la soglia fosse stata di 500 euro, sarebbero stati riscossi quasi 2 milioni di euro in meno rispetto a quanto avvenuto, pari a una diminuzione del 30%. Nel caso di un aumento più contenuto, da 100 a 200 euro, la perdita di introiti è meno significativa e si attesta sul -6,41%, circa 380.000 euro in meno. L’assessore Passoni si è detto disponibile a valutare questa seconda possibilità, incontrando il consenso di Andrea Tronzano, primo firmatario della mozione.
Ha aggiunto che la Giunta sarà disponibile a considerare le variazioni, in presenza di un indirizzo del Consiglio comunale.
“Il fermo amministrativo non è mai inaspettato” hanno spiegato i vertici di Soris, “il contribuente riceve, a seconda del tipo di entrata, da sei a nove solleciti di pagamento”. L’ente ne ha inviati, nell’ultimo anno, 440.000.
Nel corso della seduta sono emersi anche dati su altri strumenti di riscossione coattiva: le procedure di ipoteca attivate da Soris sono 300, ma nessun immobile è finora stato venduto. Il dato fa riferimento alle procedure avviate prima dell’approvazione, lo scorso luglio, del cosiddetto Decreto Sviluppo, nel quale è specificato che, se l’immobile da ipotecare costituisce prima abitazione, “l’ipoteca non può essere iscritta per i crediti di importo complessivo inferiore a 20.000,00 euro”.
La Commissione ha poi discusso una proposta di mozione presentata da Ferdinando Berthier (Torino Libera), su “problematiche legate ad Equitalia”. L’assessore Passoni ha suggerito al proponente di convertire la mozione in ordine del giorno, visti i contenuti compatibili più con un’indicazione di un indirizzo politico che di azione amministrativa.

Nella foto: Da sinistra il direttore della Soris, il presidente Antonio Finocchiaro, l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni e il presidente della commissione Bilancio, Alessandro Altamura.

Valeria Federighi