Tares, tariffe incerte ma il salasso è sicuro – La Stampa

Tares, tariffe incerte ma il salasso è sicuro – La Stampa

La giunta prende tempo e il Pd1 punta sulle imprese.

Il bilancio non c’è ancora, le tariffe nemmeno, ma intanto arriva la conferma che l’anticipo della Tares, la nuova tassa rifiuti aumentata di 30 centesimi per mq che serviranno per pagare i servizi indivisibili come manutenzione strade e illuminazione pubblica, si pagherà il 15 settembre e il 15 ottobre in percentuale rispetto a quanto pagato con la vecchia Tarsu l’anno passato.

Le incertezze del governo

Il saldo arriverà solo a fine anno quando Roma si sarà chiarita le idee su cosa fare sia per eventuali modifiche della Tares sia per quanto riguarda l’Imu. La quantificazione delle tariffe, che determina quanto pagherà il singolo contribuente, non c’è ancora perché, parafrasando il vecchio detto, a «”far” pagare e a morire» c’è sempre tempo. Nel senso che Palazzo Civico, che per legge ora deve incassare dai cittadini tanto quanto paga ad Amiat (190 milioni nel 2012) per pulire la città e smaltire i rifiuti, sembra voler guadagnar tempo prima di buttarsi nell’antipatica battaglia il cui esito determinerà chi pagherà di più e chi meno tra le tante categorie in cui è diviso il mondo dei contribuenti torinesi. Innanzitutto in due grandi gruppi: le imprese commerciali sulle quali pesa, grossomodo, il 55-60 % dell’intero costo della raccolta mentre il restante 40-45 è sulle spalle delle famiglie. Tariffe che, si sussurra negli uffici comunali, provocheranno un aumento medio del 10% rispetto a quanto versato l’anno scorso per la Tarsu. Come per i polli di Trilus sa, ci sarà dunque qualcuno che si troverà a pagare più di quel 10% e altri meno.

L’attacco del Pdl

Qui sta la battaglia. Il Pdl, ad esempio, sostiene che in questo difficile momento economico avrebbe più senso diminuire il peso della tassa sulle attività economiche spostandolo sulle famiglie le quali, è vero, pagano mediamente 230 euro «ma le più deboli possono essere aiutate con le agevolazioni» dice Andrea Tronzano. E per il Pdl, che annuncia un autunno caldo sul tema, con manifestazione di piazza a settembre, l’unico modo per aiutare i contribuenti «è rivedere i costi sostenuti da Amiat».

Intanto, però, la giunta ha già deciso le agevolazioni: uno sconto del 50% della Tares sarà concesso alle famiglie con un reddito Isee da O a 13 mila euro; del 30% da 13.001 a 17.000 euro e del 20% da 17.001 a 24.000. Altre agevolazioni sono previste per cassintegrati, disoccupati e in mobilità. La giunta Fassino ha anche individuato sconti per chi ha attività commerciali nei pressi dei cantieri per la linea 1 della metro, del passante ferroviario e in piazza Chironi dove ci saranno agevolazioni anche per Cosap e Cimp. [B.Minello]

24.07.13_Stampa_Tares