Agenti anti baccano. La movida in sordina – Il Giornale del Piemonte

Agenti anti baccano. La movida in sordina – Il Giornale del Piemonte

Personale specializzato ai tavoli esterni per limitare il chiasso nelle ore notturne
La sordina ci voleva visto che prima o poi il Comune avrebbe dovuto una risposta ai residenti assediati dal popolo della notte, in centro, nel quadrilatero romano, a San Salvarlo, spesso maleducato, urlante, sicuramente troppo chiassoso. E la risposta è arrivata con la modifica del regolamento di polizia municipale che obbliga i gestori dei locali a dotarsi «di servizio assistito al tavolo in modo proporzionale alla clientela» con personale specializzato. Il loro compito sarà di vigilare sui comportamenti dei clienti all’esterno dei locali soprattutto dopo una certa ora. La giunta intende seguire la strada della responsabilizzazione dei gestori, più o meno sulla falsa riga dell’accordo ai Murazzi dove è in vigore il meccanismo della patente a punti. Anche in questo caso, cioè di tutti gli altri locali dove si concentra la movida il Comune è orientato ad assegnare la patente di «controllori» ai gestori, i quali dovranno provvedere mettere la museruola a ubriachi e casinisti, tramite personale specializzato, figure che dovranno tenere sotto controllo la situazione. La discussione è iniziata in Commissione dove la maggioranza ha liberato il testo per l’aula, ma non sono poche le perplessità sul piano strettamente pratico. «Il personale incaricato di dire stop ai clienti – osserva il capogruppo del Pdl Andrea Tronzanonon è pubblico ufficiale o agente di PG; se succede una rissa tra il personale e il cliente chi ne risponderà?». Ma anche contenere l’affluenza nei limiti della capienza del locale è un problema. «Chi mai riuscirà a fare rispettare una cosa del genere. Oggi gli orari sono stabiliti fino alle due; venerdì fino alle due con eventuale aggiunta di un’ora (alle tre); il sabato e domenica fino alle tre. Mi pare sia abbastanza confuso e in più vale solo per la zona aulica della movida (San Salvarlo, Quadrilatero e piazza Vittorio); sul resto della Città invece possono fare che cosa vogliono e quindi si può fare anche 24 su 24». Secondo l’opposizione al momento la riforma, così come è stata concepita, è destinata al fallimento, senza contare che le varie zone della città si troveranno ad applicare orari diversi. «Ma se è così si tratta di una discriminazione» Insomma le regole devono valere per tutti, osserva l’opposizione. Che fare dunque? La ricetta è l’uovo di colombo, in attesa di soluzioni tecniche più sofisticare. «Regole uguali per tutta la città – dice Tronzano -. Occorre trovare una via mezzo tra la necessità di Movida e il sacrosanto diritto al riposo notturno dei cittadini, non complicare i regolamenti con mille cose, ma fare un articolo unico e chiaro: i locali chiudono all’1 durante la settimana dal lunedì al giovedì, senza eccezioni; i tre giorni di weekend si chiude alle due con possibile estensione di un’ora in casi particolari stabiliti dal sindaco». La discussione proseguirà in Sala Rossa. (A.Costa)

GIRO DI VITE
Obbligatorie le guardie che dovranno vigilare sui clienti.
Tronzano: «Norme inapplicabili»

26.07.12_Giornale_Movida