Via libera alle dismissioni – La Gazzetta di Torino

Via libera alle dismissioni – La Gazzetta di Torino

Alla fine il consiglio comunale ha dato il via libera alla gara per mettere in vendita il 49% di Amiat spa e l’80% di Trm, la società che sta realizzando l’inceneritore del Gerbido. Una vendita necessaria, come ripetuto più volte dal sindaco Piero Fassino, per rientrare entro la fine dell’anno nel patto di stabilità. Per la maggioranza di centrosinistra un’altra dura prova, dopo il passaggio del bilancio di previsione, con l’astensione di Sel (…)

A scacciare le perplessità sull’operazione non sono bastati i “paletti” predisposti dalla giunta: dagli impegni allo sviluppo del teleriscaldamento nella zona dell’inceneritore, alle compensazioni ambientali che saranno a carico di Trm a favore di comuni interessati, all’aumento dei poteri del Comitato locale di controllo, di cui fanno parte la Provincia di Torino e i Comuni di Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivalta, Rivoli e Torino, che potranno svolgere controlli adeguati. Oltre alla vendita delle quote è stata anche approvato l’affidamento della gestione del servizio di igiene e di raccolta e trattamento dei rifiuti. (…)

Spaccature, però ci sono state anche nell’opposizione: se la Lega cota compatta contro, secondo Fabrizio Ricca «un’operazione gestita male e in fretta», il Pdl non ha trovato, come ha spiegato Andrea Tronzano: «una linea condivisa su questo provvedimento ed è legittimo. Io sono certo che questa delibera sia l’unica soluzione per porre fine a un certo “capitalismo municipale” che è ormai fallito. Anche se la maggioranza sostiene che si tratta di una scelta necessaria credo che andrebbe fatta per convinzione. Sono favorevole a questa vendita, nell’interesse dei cittadini.
Il mio voto sarà di astensione, perché non ho comunque fiducia nella capacità di questa maggioranza di mettere fine, in futuro, alle spese facili che in vent’anni hanno portato il debito a più di tre miliardi di euro.
» (…)

Anche riuscendo a rientrare nel Patto di stabilità nel 2013, ne riusciremmo presto a fronte del debito della Città, che era meglio andare subito a rinegoziare con i creditori». (G. Ruotolo)