La piazza insorge per una multa – La Stampa

La piazza insorge per una multa – La Stampa
Rivolta in centro a Torino, colpisce il vigile con un pugno in faccia: la folla impedisce l’arresto
La follia dura un quarto d’ora. Giusto il tempo che accadano tre fatti in rapidissima successione. Uno: che un giovanotto poco più ventenne prenda a pugni un vigile urbano «reo», si fa per dire, di avergli fatto una multa per divieto di sosta: 36 euro. Due: che gli altri agenti di servizio con lui, nella piazza-salotto di Torino, fermino l’aggressore e tentino di farlo salire in auto per portarlo al comando. Tre: che la piazza insorga contro la polizia municipale, costretta a fuggire portandosi dietro gli agenti feriti.

La notte tra il sabato e la domenica piazza Vittorio Veneto è il cuore della «movida» torinese. Con i suoi locali eleganti e alla moda, con il lungo Po lì a due passi, è il luogo ideale per lo struscio, che va avanti fin quasi all’alba. E quando la notte è ancora giovane, su quella spianata elegante e ricercata, su cui si affacciano palazzi della Torino Sabauda si possono contare anche qualche migliaio di persone.

L’altra notte, alcune centinaia persone – secondo fonti dei vigili urbani almeno 200 – hanno circondato i sei agenti della polizia municipale che avevano fermato l’aggressore del loro collega. Nel mirino sono finite subito le due vigilesse donne, di turno l’altra notte. Quindi gli hanno lanciato contro bottiglie e pietre e li hanno tempestati di sputi e di insulti di ogni tipo. E, intanto, 15, forse 20 «amici del fermato» hanno «strappato» dalle mani degli agenti il ventenne, stordito dall’alcol ma tutt’altro che remissivo. Tutto questo pochi minuti prima delle due, mentre i locali sono ancora aperti e, 200 metri più giù, la vita notturna dei Murazzi stava entrando nel vivo. Tutto questo sotto gli occhi delle telecamere che sorvegliano la piazza-salotto, e a poche decine di metri dalla casa del sindaco Sergio Chiamparino.

Il finale di questa storia è facile da immaginare. I sei vigili hanno chiesto rinforzi via radio. Sono arrivate altre pattuglie. Ma la situazione era talmente grave che la polizia municipale ha scelto di battere in ritirata e abbandonare di gran carriera la piazza. Portandosi dietro i suoi feriti: tre agenti. Uno di loro è stato centrato alla testa da una pietra o forse da una bottiglia. È rimasto in ospedale fino al primo pomeriggio di domenica: la botta gli aveva provocato un abbassamento della vista. Un altro ha 20 giorni di prognosi per problemi all’addome e costole incrinate. Il terzo, quello del pugno nell’occhio, è il meno grave di tutti. Dieci ore dopo l’aggressione il filmato di quel quarto d’ora di follia è già su «You tube», accompagnato da una sequela di insulti verso la polizia municipale.

Il sindaco Chiamparino parla di una quarantina di persone coinvolte della vicenda. E dice: «Ora mi auguro una pena esemplare per l’autore di questo gesto. In piazza c’è stato il tipico meccanismo da stadio, quando 20 persone hanno aggredito i vigili gli altri hanno iniziato con i cori. Ormai certe sacche di violenza sono endemiche». I sindacati, invece, alzano i toni. Il segretario regionale della Uil-funzione pubblica, Giuseppe Castagnella, dice: «Anche se lavorano in straordinario, i colleghi non vogliono più dare la disponibilità per svolgere questo servizio. Troppo pericoloso». Già, è unanime l’opinione che sia troppo pericoloso mandare sei persone, la notte di sabato a multare le auto posteggiate su quella piazza. «Ma come fa il Comando dei vigili a non comprendere i rischi che comporta questo tipo di operazione?», dice Andrea Tronzano, consigliere di Forza Italia. Che insiste: «È ora di dotare i vigili di estensore: il manganello non serve per picchiare i cittadini ma tutela l’integrità di chi lavora».

La relazione con la storia dell’accaduto, con l’aggressione, con i 200 che circondano la polizia municipale, filmando la scena con i telefonini, è stata inviata in Procura. Ed partita la caccia al giovanotto che ha scatenato la rivolta: già individuato. E si cercano anche altre tre o quattro persone, quelli che sabato notte l’hanno «salvato» dall’arresto. Nel mirino di vigili e Procura c’è anche un altro giovanotto. Un tipo piuttosto agitato che, qualche istante prima che gli agenti lasciassero la piazza, ha tentato di strappare i tergicristalli dal furgone della polizia municipale. Motivo? Nessuno. È arrivato di corsa e s’è lanciato nell’impresa.

L. Poletto