I dati sugli incassi dell’imposta soltanto a luglio. Ma il bonifico più recente si ferma a 1,5 milioni
Lunedì scatterà l’ora della scadenza della prima rata. E l’ultimo incasso certificato dal Comune risale ad una settimana fa. Un milione e mezzo di euro, all’incirca, su quattrocento previsti. Le entrate dalla prima rata dell’Imu procedono, ma i conti definitivi arriveranno con il mese di luglio. Quando l’assessore Passoni potrà ragionare su cifre molto più concrete e avviare un vero percorso di discussione sulla seconda aliquota, valutando gli effetti di sconti che per ora sono ancora meno che ipotizzabili. «La volontà politica della giunta c’è» conferma Passoni, oltre a quella restano le proposte già avanzate con gli emendamenti di Moderati, Pd, Sel e Pdl. Ultima, in ordine di tempo, quella presentata ieri dal capogruppo dei democratici Stefano Lo Russo sulla limitazione alle esenzioni sui fabbricati utilizzati dagli enti non commerciali. (…)
Il Pdl ha indicato le proprie priorità nell’abbassamento delle aliquote per la prima casa, gli alloggi popolari, quelli a canone concordato o invenduti. «Le priorità indicate sono volte ad aiutare i più deboli spiega il capogruppo Andrea Tronzano -. Al tempo stesso però teniamo molto ad un settore che produce oltre 40mila occupati a Torino e che è in crisi, agire sugli invenduti per evitare licenziamenti o fallimenti sarebbe utile». Passoni risponde con i numeri alle proposte di maggioranza e opposizione.
Quella dell’aliquota allo 0,4% su Atc e canoni concordati costerebbe oltre 7 milioni di euro, una riduzione dallo 0,76% allo 0,575% per i concordati e dallo 0,6% allo 0,575% per le case popolari, invece, circa 5 milioni. In entrambi i casi andrebbero aggiunti 1 milione per il fondo destinato ai disoccupati 1,4 milioni per il Welfare. Totale, con le aliquote più basse: 9 milioni e 800mila euro. Il voto slitta di almeno una settimana. (…) [en.rom.]