
Il Consiglio di Stato, che con il suo pronunciamento ha annullato il concorso indetto dall’allora giunta Chiamparino mandando a casa ben 9 dirigenti sui 21 selezionati, ha sortito un altro effetto. A meno di 20 giorni dalla sua naturale decadenza, infatti, il gruppo del Pd ha staccato la spina all’attuale direttore generale Cesare Vaciago. Mettendo al contempo a tacere quelle voci che vorrebbero una sua riconferma pro tempore di tre mesi. A farlo è lo stesso capogruppo Stefano Lo Russo che nel suo intervento ha preso atto con chiarezza che «questa vicenda non è stata gestita brillantemente». Quindi l’affondo: «L’auspicio è che si concluda al più presto la procedura per l’individuazione di un nuovo direttore generale». A chiedere che Vaciago lasci la sua poltrona al 31 dicembre è anche il Pdl, con Andrea Tronzano che ha anche chiesto la sua esclusione dall’organizzazione degli imminenti Wordl Master Games. E indirettamente, a sgombrare il campo dall’ipotesi di un rinnovo è stato anche il sindaco Fassino, che ha ricordato come la procedura per la successione non sia ormai reversibile, visti anche i 90 curricula già ricevuti. (…)
Di certo sarà ancora Vaciago a occuparsi dei 21 dirigenti travolti dalla sentenza del Consiglio di Stato. Per questa mattina, infatti, è stata convocata una riunione nel suo ufficio con i diretti interessati, ai quali il sindaco ha rinnovato la propria fiducia. «Ci impegneremo a individuare una strada per ridurre al minimo il loro disagio – ha detto Fassino in Sala Rossa -. Nel rispetto della legge vedremo di non privarci della loro professionalità». Non a caso, gli uffici del Personale sono al lavoro per trovare una strategia per il 2013: i nove dirigenti rimasti a casa, infatti, potrebbero essere riassunti in base al contratto fiduciario previsto dalla legge Bassanini. [p.var]