II panettiere è stato affrontato pistola in pugno davanti alla stazione Italia ‘61
Sono arrivati alle tre di notte, armati di pistole, e hanno aggredito senza troppi complimenti Giorgio Zanfino, panettiere di via Nizza 333. «Per fortuna, non ho reagito – confessa lui – Poteva finire molto peggio». La rapina è durata pochi istanti, poi i due uomini (probabilmente africani) se ne sono andati in tutta fretta. E probabilmente, osserva il panettiere, lo stavano aspettando: sapevano che a quell’ora avrebbe aperto il suo negozio per entrare e iniziare a infornare. Frutto del colpo, 2mila euro circa. Il complice involontario della rapina, però, è stato il cantiere: gli scavi della metropolitana alla stazione Italia ‘61 (luogo dove è avvenuto il fatto) chiudono la strada e la rendono praticamente senza via di uscita: luogo ideale per chi ha brutte intenzioni. Il signor Giorgio ammette che è la prima volta che si arriva a una rapina a mano armata «Ma al tabaccaio hanno sfondato la vetrina, e a me hanno danneggiato l’auto e i furgoni circa sei volte: è tutto denunciato». Microcriminalità e vandalismo sono dunque all’ordine del giorno: «Siamo chiusi dai cantieri, qui siamo tutti esasperati». Anche Gianni Tantimonaco, titolare dell’Elektro Lab Assistance, vicino alla panetteria, testimonia una situazione a dir poco esasperante: «Chiediamo da tempo una maggiore sicurezza. Invece, qui i problemi continuano ad essere sempre gli stessi e, a quel che sembra, anche più gravi».
Insomma, commercianti e residenti sono sempre più insicuri, e la loro paura sarà dibattuta anche in Consiglio Comunale: «Avevo già segnalato il pericolo sicurezza in un’area di fatto chiusa anche se per fortuna allora si trattava solo di bivacco e schiamazzi – dice il consigliere della Circoscrizione Nove Alessandro Lupi -. Ho coinvolto anche il consigliere comunale Andrea Tronzano che lunedì chiederà comunicazioni urgenti in sede di Consiglio Comunale in merito richiedendo che la questione venga dibattuta nel prossimo tavolo prefettizio comunale sulla sicurezza». [g.cav.]
