Fassino traccia il primo bilancio anno e annuncia i tagli. Ridotto il suo stipendio e quello degli assessori
Il sindaco spiega l ‘uscita dal patto di stabilità: “Ma i servizi non si toccano “
(D. Longhin) UN ANNO di purgatorio per Torino. La decisione «non facile, ma necessaria», ufficializzata dal sindaco Piero Fassino, di non rispettare i vincoli del patto di stabilità interno, avrà effetti sulle possibilità di manovra del Comune. E il primo cittadino non nasconde i problemi: «Il 2012 sarà un anno rigoroso e austero, ma troveremo le risorse per garantire i servizi ai cittadini».
Se non lo avessimo fatto avremmo dovuto tagliare servizi ai cittadini per 120 milioni di euro e posticipare pagamenti ai fornitori per 200 milioni di euro. Sarebbe stato un duro colpo per la vita di Torino». Decisione che ha anche un retrogusto politico: «E’ un patto di stabilità stupido e cieco perché non seleziona, non tiene conto delle differenze e il governo Monti ha già annunciato che si appresta a varare delle modifiche», aggiunge Fassino. (…)
Duro il centrodestra. Il capo gruppo del Pdl, Andrea Tronzano, parla di «incapacità e di un grave precedente: un conto è chiedere il superamento del patto, un conto è violarlo. Come dire ad un vigile che ti fa la multa che non si ha intenzione di pagarla». (…)