Dopo gli euro 0 e 1 e 2 arriveremo agli euro 4 e poi? Non possiamo far pagare i costi di una strategia di contrasto inefficace ai cittadini

Dopo gli euro 0 e 1 e 2 arriveremo agli euro 4 e poi? Non possiamo far pagare i costi di una strategia di contrasto inefficace ai cittadini

I consiglieri comunali e provinciali di Forza Italia giudicano punitive le misure sul traffico e faranno opposizione con tutti i mezzi a disposizione.

“I cittadini torinesi e della provincia sono spaesati – ha affermato il capogruppo di Forza Italia alla Provincia di Torino Nadia Loiaconi – perché continuamente gli enti pubblici cambiano le regole in corso d’opera. Non è un caso che numerose telefonate di protesta siano giunte negli uffici dei gruppi comunale e provinciale di Forza Italia in coincidenza con le nuove direttive sull’inquinamento atmosferico. Senza dimenticare che il contributo offerto dalla Regione per cambiare l’auto non è neppure sufficiente per acquistare una bicicletta”.

“Il centro è sempre stato un luogo vivo ma il rischio ora è che il centro si svuoti. Non bisogna dare per scontato che gli abitanti siano tutti facoltosi; rendere loro la vita difficile non fa altro che acuire il grande disagio che prova oggi la cittadinanza torinese, dalla sicurezza al traffico, dalle strisce blu all’assenza di parcheggi, dalle multe ai salassi sulla Tarsu e chi più ne ha più ne metta” – dice il Capogruppo in Comune Daniele Cantore

“Non è possibile – ha aggiunto il consigliere provinciale Carlo Giacometto (Forza Italia) – che i costi dell’inefficiente politica ambientale delle passate giunte provinciali di sinistra ricadano sulle tasche dei cittadini e degli operatori economici, che oggi si vedono costretti ad affrontare nuove e maggiori spese per poter semplicemente lavorare. Siamo alle solite, con provvedimenti tampone che nulla hanno a che fare con dei veri interventi strutturali sulla qualità dell’aria”.

Insiste il Consigliere Comunale Tronzano: “Sicuramente almeno il 50% dell’inquinamento a Torino e provincia è dato dalleauto, ma ormai le punizioni verso questo mezzo ha raggiunto livelli inverosimili. Pensiamo che siano già state disincentivate; accanarsi non ha più alcuna utilità ambientale.

Inoltre tutto è messo in discussione con troppa rapidità per colmare errori e sottovalutazioni sul risparmio energetico (competenza comunale dal 1998), sulla mobilità, sui parcheggi, sulla rete dei trasporti, sullo sviluppo urbanistico e conseguentemente sull’inquinamento atmosferico. Questi errori li pagano oltre il 50% dei cittadini che posseggono un euro 0 o 1 o 2 che, oltre alle multe, si vedono pure costretti a cambiare la macchina o ad andare a piedi”.

La visione ambientale della Città e della Provincia da parte di FI è diametralmente opposta a quella attuata dalla sinistra. Noi riteniamo che i mercati chiusi sono quelli che vedono meno innovazione.

Forza Italia crede che il potenziamento dei mezzi pubblici (frequenza, puntualità, sicurezza e pulizia i 4 parametri su cui agire per portare Torino a raddoppiare i viaggi per abitante all’anno da 202 ad almeno il doppio in quanto oggi è all’ultimo posto tra le metropoli), l’attenzione al tempo di utilizzo dei biglietti (metro/bus) in Città e in Provincia, la differenziazione della politica della sosta a seconda delle caratteristiche del territorio, la costruzione di una vera rete metropolitana, l’utilizzo di una rete semaforica all’avanguardia, il coordinamento dei cantieri (ormai insuperabili a Torino), l’utilizzo puntuale dei metodi coadiuvanti sia il risparmio energetico sia l’abbattimento dell’inquinamento creato dai locali pubblici (ospedali, scuole, municipio…), la realizzazione della tangenziale Est, lo scorrimento più veloce del traffico, ragionare utilizzando modelli computerizzati della mobilità urbana e metropolitana e, in ultimo, anche, perché no?!, maggiore cura dei marciapiedi siano alcune delle soluzioni.

Anche attraverso questi interventi si ripensa alla Città e non solo con l’urbanistica. Come al solito gli investimenti non ci sono; ci sono sempre e solo provvedimenti tampone, in emergenza.

Hanno attivato il car sharing ed è già fallito per gli scarsi investimenti; i parcheggi di interscambio, operazione non riuscita per non averli inseriti in un contesto complessivo dei trasporti dell’area metropolitana; proveranno il bike sharing, una chimera ambientalista prematura (da un milione di euro) che non produrrà effetti in una Città come è Torino oggi; hanno aumentato le tariffe di bus e tram e dei parcheggi; attueranno il progetto “zona 30”, zona a 30 km/h. Questi sono i provvedimenti (oltre al blocco del traffico e al sottopasso di Porta Palazzo)!!! Sono tutti incentrati sulle auto; ma non c’è null’altro oppure è più semplice colpire senza investire o pensare o studiare o inventare?