Al city manager 589mila euro «Ma al mese ne prendo 9.700» – CronacaQui

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PdI e Lega attaccano Vaciago, che annuncia: «Stop ai premi per i dirigenti»

Si sa, se c`è un tema sul quale l`opposizione tiene storicamente le orecchie ben tese quello è proprio il fare i conti in tasca ai dipendenti di Palazzo Civico. Se poi la prima delibera approvata dalla nuova giunta comunale è, come di consuetudine, il rinnovo del contratto del city manager, la polemica e servita. Tanto che i capigruppo del Pdl e della Lega Nord in Sala Rossa, Andrea Tronzano e Mario Carossa, hanno gridato allo scandalo alla notizia che per la riconferma dell`ingegner Cesare Vaciago fino al 31 dicembre 2012 sono stati stanziati 589mila euro. Facendo una brutale divisione, una media di 29mila euro lordi per ognuna delle 20 mensilità che separano Vaciago dalla pensio ne. «Un schiaffo ai sacrifici che i cittadini stanno facendo ogni giorno, in questa situazione di crisi» ha commentato Carossa. «Uno stipendio che potrebbe premiare due o tre brillanti giovani laureati» rincarala dose Tronzano.

Dal canto suo, il direttore generale del Comune ribatte che «no, il mio stipendio lordo è di 20mila euro al mese, ovvero di 9.500 euro netti. Che poi è una volta e mezzo quello di un dirigente o circa cinque volte quello del quadro». La differenza sta tutta nel premio di risultato di 46.813,10 euro che a settembre la Città sarebbe decisa a eliminare, «perché quando c`è la crisi è giusto che si risparmi sulle posizioni apicali e non sugli operai». «Tra l`altro – aggiunge Vaciago – io dovrei percepire un bonus pari alla metà della mia indennità di posizione, anche se fin`ora mi sono sempre accontentato di un 30 per cento», E il grosso della sua busta paga sta proprio lì, in quei 213.993,40 euro – ridotti poi a 2017mila dopo i tagli di Tremonti – riservati al più alto in grado mano poi i 43.625,63 euro riconosciuti a tutti gli altri dirigenti. «A conti fatti – conclude l`ingegnere – all`anno percepisco 250mila euro lordi, ai quali poi bisogna aggiungere i 15Omila euro di oneri previdenziali. Da parte mia pago 70mila euro di tasse e verso 40mila euro di contributi pensionistici».

Con queste premesse, Vaciago resta convinto che «trovare un mio sostituto sul mercato privato sarà molto difficile, visto che un manager con il mio curriculum guadagna in media il doppio». «Noi invece siamo certi che i suoi successori siano già pronti e che lui possa serenamente andare in pensione» controbatte indirettamente Tronzano. «L`unica soluzione ribatte il city manager – è di puntare su una figura che abbia meno di 50 anni e che quindi possa accontentarsi di quello che percepisco
io. Oppure promuovere uno dei dirigenti più esperti che già lavorano per il Comune: una nell`organigramma comunale, ai quali si som- soluzione che certamente potrebbe garantire continuità ma che forse non potrebbe assicura  re il giusto livello di innovazione». [p.var.]