Arriva il decreto sblocca-crediti – NuovaSocietà

Arriva il decreto sblocca-crediti – NuovaSocietà

Il decreto legge n. 35 dell’8 aprile 2013, (cd decreto Sblocca-Crediti della P.A.) autorizza Regioni, Province e Comuni a pagare i debiti verso le aziende destinando 500 milioni di euro al fondo per l’estinzione dei debiti pregressi.
La cifra destinata alla Regione Piemonte per pagare i debiti con le aziende si aggira attorno ai 3,5 mld.
Tuttavia, il provvedimento, che poteva rappresentare una boccata d’ossigeno per le imprese, rischia di subire delle battute d’arresto in quanto in molti casi, cavilli, e decreti attuativi ne rendono difficile attuazione.
A tal proposito, l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni, rispondendo ad un’interpellanza dei consiglieri di maggioranza ed opposizione sulla questione, ha ricordato che sui crediti da smobilitare Torino «ha una situazione migliore delle altre grandi città italiane avendone liquidati alla fine del 2011 per un totale di circa 400 milioni di euro, violando il patto ma alleggerendosi di una enorme quantità di residui passivi».
Si presenta maggiormente complicata, invece, la situazione dei grandi fornitori poiché, come specifica l’assessore «il decreto governativo prevede che le tesorerie comunali possano sconfinare nelle anticipazioni fino a 5/12 del bilancio preventivo il senso della norma è porre rimedio al venire meno, con l’entrata in vigore dell’Imu, dei trasferimenti dello Stato nel mese di febbraio di ogni anno, sostituiti dagli introiti Imu di competenza comunale nel mese di giugno».
Continua, infatti, Passoni «servono margini di entrata migliori e più efficaci rispetto alle leve di entrata che l’Ente possiede, i miliardi di euro investiti dallo Stato difficilmente saranno sufficienti a coprire il fabbisogno delle amministrazioni locali».
I fornitori, quindi, faranno bene ad armarsi di pazienza, il margine di manovra per le casse di Palazzo Civico, infatti, è limitato, dato che è appena rientrato nel patto di stabilità e le casse sono vuote.
Il provvedimento, è stato accolto con favore da più parti, nonostante le numerose criticità emerse nel corso del dibattito.

Andrea Tronzano, consigliere del PDL ha affermato che «Bisogna dare massima informazione alle aziende, evitare discriminazioni di settore nelle modalità di liquidazione dei debiti e avere tempi chiari e rapidi.
È certo che noi vogliamo sapere quali sono stati i fornitori pagati e quali sono quelli ancora da pagare a seguito dell’uscita dal patto di Stabilità nel 2012». (…)

(E. Barrile)