Curto va in ospedale dal manifestante ferito Esposito: «Rivedere l’alleanza con Sel» – CronacaQui

Curto va in ospedale dal manifestante ferito Esposito: «Rivedere l’alleanza con Sel» – CronacaQui

Per il segretario provincialele di Sel – e capogruppo in Sala Rossa – Michele Corto continua a sostenere che la questione Tav non può essere la pietra angolare sulla quale si deve fondare l`alleanza del centrosinistra. Per l`onorevole del Pd Stefano Esposito, invece, il tema dei patti interni alla maggioranza non è più rinviabile. Specialmente dopo che i vendoliani hanno partecipato alla marcia di giovedì e che lo stesso Curto ha poi fatto visita in ospedale al manifestante sedicenne rimasto ferito negli scontri con la polizia. «La presenza organica di Sel alla manifestazione – attacca Esposito – pone l`accento sul non più rinviabile problema delle alleanze, per il Pd e tutta la coalizione: la deriva oltranzista dei vendoliani torinesi è assolutamente incompatibile con la loro presenza all`interno delle maggioranze a cominciare da quella che amministra Torino». E sulla visita al manifestante ferito, l`onorevole Pd ci tiene a fare un distinguo: «A differenza di Michele Curto, io auspico che presto venga denunciato per aver partecipato ad una azione illegale».

Il diretto interessato preferisce non replicare. «È vero che sono andato all`ospedale a trovare quel ragazzo – ammette Corto – ma le parole di Esposi tu non le commento. Dico solo che un sedicenne in ospedale non deve essere utilizzato, né in modo né in altro. Dico solo che non si può discutere su un tema come la Tav divisi da una rete. E dico anche che la politica dovrebbe innanzitutto costruire spazi democratici. Cosa che in Val Susa non sta accadendo».

Divisioni che altro non fanno che imbaldanzire, l`opposizione di centrodestra in Sala Rossa. «Il problema politico – è l`analisi del capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano – non è Sel, ma il Pd. Già prima delle elezioni, il Partito Democratico conosceva il programma massimalista del partito di Vendola. La maggioranza assiniana già non c`è più». Sulla stessa lunghezza d`onda anche la Lega Nord. «Con la grave spaccatura avvenuta con Sinistra Ecologia e Libertà – attacca il consigliere Fabrizio Ricca Fassino ha il dovere di rispondere non a noi ma ai cittadini su quale maggioranza vuole amministri Torino. Ovvero, una sinistra estremista e massimalista o una sinistra moderata?». (p.var.)

10.12.11_CronacaQui_Curto