Torino ricorda il generale ucciso dalla malia che contribuì ad arrestare i terroristi e sconfiggere le Brigate Rosse. Il ministro dell’Interno Cancellieri: “Da questa terra, la stessa di Cavour, ha ereditato il senso dello Stato”
Carlo Alberto Dalla Chiesa era soprattutto un italiano, un servitore dello Stato, fino all’estremo sacrificio, proprio perché amava profondamente il suo Paese. Nessuna città come Torino può esprimere meglio il concetto di italianità che ha forgiato il suo cammino. Da questa terra, la stessa di Cavour, ha ereditato il senso dello Stato e il profilo di fedele servitore delle istituzioni e dei cittadini». Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha ricordato ieri nella Sala Rossa del municipio il generale Dalla Chiesa, nato a Saluzzo e per quasi dieci anni a Torino comandante della brigata dei carabinieri. La città ieri ha commemorato i trent’anni dall’agguato a Palermo in cui fu ucciso insieme con la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Una cerimonia voluta dal Consiglio comunale dopo una mozione presentata dal capogruppo del Pdl Andrea Tronzano e votata all’unanimità. Cerimonia preceduta, al mattino, dalla deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento nazionale al
carabiniere (…) [A. Rossi]
