Delibera superamento campi Rom. Il dibattito in Sala Rossa – CittAgorà

Delibera superamento campi Rom. Il dibattito in Sala Rossa – CittAgorà

Lungo Stura Lazio La votazione finale della delibera sul superamento degli insediamenti spontanei Rom, è stata preceduta da un lungo dibattito in Sala Rossa, aperto dall’intervento dell’assessore Elide Tisi: “E’ una questione molto delicata che ha una valenza cittadina e vede un lavoro congiunto tra tutti gli assessori coinvolti, in particolare Giuliana Tedesco e Enzo Lavolta.
La cronistoria ci riporta al luglio del 2011 quando eravamo prossimi alla sottoscrizione di un protocollo fra diversi soggetti istituzionali fra i quali il Comune di Torino, la Provincia, alcuni comuni della provincia e la Regione che su iniziativa della prefettura avevano aderito ad avviare un percorso, utilizzando risorse disponibili presso il Ministero degli interni per affrontare l’emergenza Rom, come già avvenuto per altre città quali Roma e Milano. Un percorso che purtroppo (nonostante la nostra immediata adesione) non è stato possibile continuare causa la mancata disponibilità di altri soggetti istituzionali.
E’ seguita una fase in cui il commissariamento, allora stabilito dal ministero in capo al prefetto, ha continuato ad agire sui campi con un coinvolgimento limitato delle amministrazioni. A dicembre dello stesso anno, una sentenza ha revocato l’emergenza e fatto decadere il commissariamento con il rischio per Torino, che non aveva ancora stipulato accordi, di perdere quelle risorse o vederle congelate presso il ministero. La Città si è allora attivata con la prefettura, non solo per rientrare nella disponibilità di quelle risorse ma, anche e soprattutto, per immaginare un progetto organico sul tema dei Rom in città che non vedesse il ripetersi di interventi spot o una tantum ma provasse ad affrontare la questione nella sua complessità. Un ragionamento portato avanti coinvolgendo vari soggetti quali parti sociali e organizzazioni operanti sul territorio.
Quando nel dicembre 2012 si è concretizzata finalmente la possibilità di ottenere la disponibilità di quei finanziamenti, siamo subito ripartiti costituendo un comitato d’indirizzo composto da vari soggetti, istituzionali e non, proprio per provare ad elaborare un percorso che consentisse il coinvolgimento anche dal basso e in grado di accogliere e contemperare le istanze dei cittadini torinesi e delle popolazioni Rom.
Questo percorso ha portato a una delibera che ha raccolto questi indirizzi, individuando in una duplice azione la possibilità di affrontare questa tematica. Servono capacità e volontà di coniugare due questioni fra loro imprescindibili: la solidarietà con la legalità e il rispetto delle regole.
Ci rendiamo conto che l’impegno a non ripetere l’esperienza dei campi così come l’abbiamo conosciuta (tanto più quelli non autorizzati, ma non solo) e ad evitare percorsi che non tengano conto della compatibilità di convivenza con li territorio portano alla necessità di agire su altre strade quali percorsi di inclusione sociale e abitativo in contesti compatibili e la possibilità di allestire micro insediamenti su un’area più vasta con la collaborazione indispensabile di altri enti quali Provincia e Regione.
E’ possibile intervenire nei confronti delle persone più fragili ma solo agendo sul ripristino delle regole e chiedendo a chi aderisce al progetto di assumersi come impegno responsabilità e rispetto delle regole passando, se necessario, anche attraverso allontanamenti e, laddove possibile, rimpatri realizzati previa accordi con organizzazioni dei paesi d’origine.
Tutto questo si inquadra in una strategia più ampia evidenziata nella delibera nella quale la giunta ha raccolto il lavoro fatto da molti soggetti al tavolo cittadino e molti dei punti espressi in quel provvedimento si trovano anche nella delibera di iniziativa popolare. Credo anche che il rigore sia uno dei requisiti che devono stare alla base delle nostre azioni, rigore senza il quale è molto difficile fare percorsi virtuosi e di sostegno alle persone davvero più fragili”.

Sono seguiti gli interventi dei consiglieri comunali. (…)

Andrea Tronzano (PdL): “La sinistra e la destra hanno da sempre una diversa visione politica sui nomadi. E lo dimostra la delibera d’iniziativa popolare al voto oggi. Atto che così come è stato presentato dai cittadini avremmo votato. Invece la delibera è stata snaturata, diventando un provvedimento che semplicemente fa riferimento alla delibera quadro sul tema della Giunta. Aggiungo ancora che in città non dovranno nascere nuovi campi e dovranno essere chiusi gli altri. Presto sarà presentata una petizione per non rendere permanente il campo nomadi di corso Tazzoli”. (…)