Il Consiglio comunale ha preso posizione sulla questione della mancata ammissione delle donne alla Società Canottieri Cerea. Lo Statuto della società remiera stabilisce infatti che: “Solo gli uomini sono ammessi a far parte della società”. Il Consiglio ritiene che lo Statuto del Cerea violi i principi di parità affermati dalla carta costituzionale, dalla legislazione italiana e dallo Statuto della città di Torino. L’assemblea di Palazzo civico ha approvato una mozione (prima firmataria la consigliera Marta Levi) che invita l’esecutivo di Palazzo civico a chiedere al Cerea di modificare lo Statuto per consentire alle donne l’iscrizione alla società remiera. Nelle scorse settimane la disponibilità a procedere in tal senso per modificare il testo dello Statuto era stata affermata dal presidente del Cerea in seduta di Commissione Cultura del Consiglio comunale. L’atto impegna la Giunta, nelle fasi di rinnovo di concessione a locali della Città di Torino, a verificare che gli Statuti delle società concessionarie siano rispettose dei principi di pari opportunità.
Venti i voti favorevoli, undici i contrari, sette gli astenuti. La votazione della mozione è stata preceduta da un dibattito in Aula. (…)
Andrea Tronzano (PdL): Noi abbiamo accusato un’associazione remiera storica di non permettere di praticare il canottaggio alle donne ma il suo presidente, ascoltato in commissione, ha poi dichiarato che non era vero e ha sottolineato la sua disponibilità a modificare lo statuto. Lo abbiamo accusato sul maggiore organo di stampa cittadino e avevamo anche deciso di non specificare il nome Cerea sulla mozione. Invece ora lo ritroviamo. Siamo assolutamente contrari a questa mozione.
Nelle foto: La sede della Canottieri Cerea (immagine del sito dell’associazione remiera), canoisti in azione sul Po
