E’ in arrivo la Social card – CittAgorà

E’ in arrivo la Social card – CittAgorà
Un aiuto concreto per mille torinesi in difficoltà

Carta acquisti Il Consiglio comunale ha dato il via libera lo scorso lunedì all’adesione del Comune di Torino al progetto ministeriale (Lavoro e Politiche sociali) di una carta acquisti, la cosiddetta “social card”, iniziativa nazionale di contrasto alla povertà minorile.
Lo strumento è introdotto in via sperimentale per un anno. La card consentirà acquisti del valore mensile tra i duecentotrenta e i quattrocento euro, in base alla numerosità del nucleo familiare beneficiario. La card è destinata a famiglie in condizioni economiche e lavorative di estremo disagio. I principali requisiti previsti sono: un reddito Isee inferiore o uguale a tremila euro l’anno; la residenza a Torino da almeno un anno; la presenza di minorenni nel nucleo familiare; essere cittadino italiano o comunitario o essere cittadino straniero in possesso del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo. La cifra stanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per Torino, che è una delle dodici città individuate con oltre 250.000 abitanti per sperimentare la nuova carta sociale, è pari a 3milioni e 800mila euro. Si prevede che potranno essere circa mille i nuclei familiari torinesi che potranno beneficiare della misura.

L’erogazione dei fondi della card sarà a cura dell’Inps, mentre è compito del Comune individuare i beneficiari. (…)

Andrea Tronzano – Pdl: Stiamo cercando di avviare un percorso che arrivi nel prossimo anno a beneficiare una più larga fascia di cittadini. Bene il principio della residenza e la non cumulabilità con altre previdenze dei Servizi sociali se non per una quota che mantenga il totale nel tetto previsto per le stesse. Importante che la misura sia circoscritta ai cittadini italiani e a quelli comunitari regolarmente soggiornanti. Un invito all’ Assessore che già si è dimostrato capace di trattare efficacemente con il Ministero affinché il lavoro non si fermi nel mese di agosto e si possano così abbreviare i tempi previsti per l’erogazione dei benefici anticipandoli ad ottobre, tempi già lunghi per famigli e che non possono aspettare, invece che a dicembre. (…)