Fassino attacca “Un codice etico per il Comune” – La Stampa

Fassino attacca “Un codice etico per il Comune” – La Stampa

Il sindaco “scarica” in aula la dirigente Martina. “Indagine interna per gli incarichi dati al figlio”.

Che l’aria non sia delle migliori lo dimostra l’annuncio che Piero Fassino consegna dopo oltre un’ora di discussione in Consiglio comunale: l’amministrazione varerà un codice etico per i dipendenti, in particolare centrato sugli incarichi esterni. Un atto che segue una mozione presentata dal capogruppo del Pd Stefano Lo Russo e votata dalla Sala Rossa qualche mese fa. Ora la cronaca impone un’accelerazione e il sindaco la promette.

Clima pesante. Lo fa in un clima cupo, teso, scatenato dalla pubblicazione dell’elenco degli incarichi assegnati dal Comune tra il 2006 e il 2012. Lo fa difendendo l’operato della macchina comunale, «caratterizzata dall’assoluto rispetto delle leggi», ma non quello dei singoli. Non di Anna Martina, la dirigente del settore Attività internazionali che, quand’era alla guida della divisione Cultura, affidò allo studio di registrazione del figlio sei incarichi (due firmati da lei in persona) per quasi 49 mila euro. E nemmeno – pur con sfumature diverse – di Giovanni Maria Ferraris, il presidente del Consiglio comunale che tra il 2004 e il 2005, quando era vice presidente della circoscrizione 8, ricevette come ingegnere quattro incarichi.

Il codice. Fassino, nei giorni scorsi, ha affidato al direttore generale Vaciago il compito di svolgere un’indagine interna sull’operato di Martina. Il giudizio del sindaco però è chiaro: cita il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni che, impone di non prendere decisioni che possano coinvolgere interessi propri o di parenti entro il quarto grado. «Probabilmente ha commesso un errore. Probabilmente verrà sanzionata», dice. (…)

Anche il Pdl sfugge dal «gioco al massacro» (parole del capogruppo Tronzano) ma punta il dito: «Vogliamo capire se c’è una filiera di potere che premia alcuni ed esclude altri». (…)
(A. Rossi)

09.10.12_Stampa_Incarichi