Via allo spacchettamento, una volta per tutte, di Gtt. La Sala Rossa ha infatti votato, questo pomeriggio, la mozione che sancisce la suddivisione del ramo parcheggi dal resto del Gruppo torinese trasporti, in modo che esso possa essere ceduto separatamente rispetto al 49% dell’azienda per ottenere un introito maggiore necessario a rispettare i parametri del Patto di Stabilità.
Con questa votazione positiva la Giunta potrà informare della decisione Gtt nel Consiglio di Amministrazione di domani dando il là alle procedure per la cessione del ramo parcheggi che verrà corredato da oltre 25mila stalli a pagamento per essere “più appetibile” sul mercato: dalla cessione del ramo d’azienda, Palazzo Civico spera di incassare poco meno di cinquanta milioni di euro, entro il mese di settembre, più una quindicina di milioni ogni anno come pagamento del canone quindicennale.
Il dibattito in aula è stato serrato, con le opposizioni che hanno criticato apertamente l’iter che ha portato all’approvazione del documento: dalla mancanza di cifre certe relative all’operazione lamentata soprattutto dal Movimento Cinque Stelle, alla critica fatta il relazione al dietrofront rispetto alla “mozione Mangone” che impegnava la Giunta a non spacchettare l’azienda, alla “bandierina della maggioranza pubblica” che secondo il Pdl continuerebbe ad essere agitata da Sel. In particolare, Pdl e Fratelli d’Italia hanno abbandonato l’aula al momento della votazione: “secondo noi non si sarebbe dovuto spacchettare – dice il capogruppo Pdl Andrea Tronzano – andava venduto l’80% della società e stop, perché così non c’è una strategia per il futuro”. Nei giorni scorsi, addirittura l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni aveva sottolineato come sarebbe stato meglio “da un punto di vista puramente economicista” vendere la maggioranza di Gtt. (…)
(E. Ropolo)
