Gtt: “Interessa acquisire quote di maggioranza dell’azienda” – CittAgorà

Gtt: “Interessa acquisire quote di maggioranza dell’azienda” – CittAgorà

Negli scorsi giorni, alcuni articoli di giornale annunciavano l’intenzione della Città di voler vendere l’80% delle quote di Gtt, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Torino e la sosta a pagamento.
Per capire cosa stesse realmente accadendo, il Movimento 5 Stelle ha presentato una richiesta di comunicazioni in merito e, nell’ultimo Consigli comunale, l’assessore con delega alle Partecipate, Giuliana Tedesco, ha spiegato come stanno le cose.
Ha ripercorso le tappe attraverso le quali il Consiglio comunale decise, lo scorso anno, di cedere la quota del 49% (una sola offerta pervenuta non fu ritenuta congrua) e, attraverso una mozione di alcuni mesi fa, diede l’indicazione di prevedere la cessione attraverso lo “spacchettamento” di parcheggi, immobili e reti a fibra ottica e di confermare la vendita della quota del 49%.
Ma attraverso un’indagine di mercato, svolta da una società di advisory individuata tramite gara pubblica dalla Holding FCT, è emerso, ha spiegato l’assessore, che “c’è grande attesa per la cessione di una quota di maggioranza di Gtt mentre non è di particolare interesse l’acquisizione di una quota di minoranza da parte dei gruppi sondati da un’indagine di mercato”.
Le affermazioni dell’assessore hanno dato vita al dibattito (…)

Andrea Tronzano (PdL): Noi fin dall’inizio abbiamo dichiarato che si doveva vendere tutto quello che si poteva, 80% e oltre. Una mozione firmata da noi e votata da tutti lo dichiara e sono sicuro che l’intenzione di questo Consiglio sarebbe quella di procedere in quella direzione.
Allora diciamo all’assessore di andare avanti serenamente sulla questione del dialogo competitivo perché non gli faremo mancare il nostro voto qualora dovesse rendersi necessario. Perché il capitalismo municipale ha fallito in tutte le operazioni che riguardano i servizi pubblici a rilevanza economica e serve trovare una strada diversa: Gtt deve essere patrimonio non soltanto pubblico ma in maggioranza privato. Secondo noi, a fronte di una diminuzione degli investimenti pubblici per carenza di risorse, si possono pianificare operazioni industriali di investimento e di miglioramento dei trasporti e di salvaguardia dell’occupazione solo grazie all’ingresso dei privati.

F.D’A.