Abolire la Ztl e ridurre le tariffe della zona blu per riportare la gente in centro. Lo chiedono, con una petizione illustrata ieri nel corso del Diritto di Tribuna, commercianti e residenti.
Una proposta provocatoria, come ammettono gli stessi promotori, buona però per far capire quanto la misura sia colma. Il combinato disposto tra la Ztl e il recente aumento delle tariffe di sosta ha determinato uno svuotamento del centro. La carenza di informazioni precise e un servizio di trasporto pubblico poco efficiente fanno il resto. «Chiediamo che la Ztl venga limitata al centro aulico – spiega Pietro Occhetto, titolare di un negozio in via San Quintino – la Ztl allargata è frutto di una visione superata e comprende al suo interno zone che non sono tra loro omogenee». Perfettamente consci che sarebbe «un’utopia» sperare in un’abolizione totale della Ztl i commercianti immaginano che la zona inviolabile venga ristretta a quella che era, prima del 2010, la Ztl storica.
A preoccupare però sono anche le tariffe di sosta, ritenute esagerate. «È paradossale che nei parcheggi sotterranei nel cuore della città si paghi meno che in superficie in angoli del centro anche lontani dalla zona aulica – prosegue Occhetto – altrettanto assurdo che il pagamento della sosta non si possa integrare e che chi sfora magari per un contrattempo venga sanzionato».
L’effetto più temuto è quello di una desertificazione del centro. «Il commercio in centro dà lavoro a circa 15mila persone afferma Elena Persico, un negozio in via del Carmine – siamo già tartassati da tutte le parti per la crisi, se aumentano anche la sosta rischiamo di chiudere».
Istanze che i firmatari saranno chiamati ad illustrare il prossimo 9 maggio, in una commissione. Nel frattempo la proposta incassa l’appoggio del Pdl. «La Ztl ambientale non deve essere un dogma commenta il capogruppo Andrea Tronzano – ribadiamo poi la nostra contrarietà agli aumenti del costo orario, siamo per la Ztl e le strisce blu solo nella zona storica con miglioramento del servizio di trasporto pubblico». [ph. ver.]
