Il Comune taglia 3 mln al welfare. Opposizione sugli scudi – Il Giornale del Piemonte

Il Comune taglia 3 mln al welfare. Opposizione sugli scudi – Il Giornale del Piemonte

È diventata «legge» la delibera dell’assessore al welfare Elide Tisi che adegua alla normativa regionale i requisiti di accesso alle prestazioni socio assistenziali, revocando le misure di miglior favore che erano state a suo tempo adottate dalla Città. Il provvedimento per i torinesi sarà una mazzata perchè riedita integralmente la compartecipazione al costo dei servizi da parte dei cittadini che beneficiano di prestazioni assistenziali (un torinese su nove). Le tipologie di risposte sociali del welfare torinese sono attualmente più di 500. Tra le novità approvate l’innalzamento dell’anzianità necessaria, da 60 a 65 anni, per coloro che chiedono assistenza economica, interventi a domicilio o inserimenti in struttura residenziale, se autosufficienti.
Scenderà da 70mila euro a 5lmila euro il valore dell’eventuale patrimonio che non viene calcolato per la definizione della situazione patrimoniale degli anziani e dei disabili che chiedono interventi domiciliari o inserimenti in strutture residenziali. Con il provvedimento l’amministrazione punta a un risparmio di 3,2 milioni di euro nel secondo semestre del 2012. L’opposizione è partita lancia in resta. Fabrizio Ricca (Lega Nord): «Accolgo l’appello alla responsabilità, a patto che non si raccontino cose che non corrispondono a verità. Non si attribuisca alla Regione la responsabilità dei tagli al welfare cittadino». Duro il giudizio del capogruppo del Pdl Andrea Tronzano: «E ora che il Comune smetta di dire ai singoli cittadini che i tagli sono sempre colpa del Governo Berlusconi e di Cota».

13.06.12_GiornalePiemonte_Welfer