In Sala Rossa sempre con giacca e cravatta anche se il termometro supera i 30 gradi – CronacaQui

In Sala Rossa sempre con giacca e cravatta anche se il termometro supera i 30 gradi – CronacaQui

La circolare del city manager Cesare Vaciago di qualche settimana fa, che impone di accendere í condizionatori del Comune solo quando si raggiungono i 28 gradi centigradi, parla chiaro. Nessuna deroga. Bisogna risparmiare e inquinare il meno possibile, anche a costo di patire un po’ di caldo. Imperativo che, però, non varrebbe per i consiglieri comunali, quando in Sala Rossa la climatizzazione non manca nonostante il termometro non superi la “soglia Vacíago”. «Le regole devono valere per tutti» spiega il presidente della commissione Ambiente, Marco Grimaldi, che ha proposto ai capigruppo del Comune di spegnere i condizionatori e derogare, piuttosto, sul «regolamento più antico d’Italia» che impone giacca e cravatta all’assemblea della Sala Rossa.
Proposta bocciata all’unanimità, «per rispettare il decoro delle istituzioni» hanno replicato i capigruppo di tutti i partiti, che alla giacCa proprio non vogliono rinunciare. «Sono contrario per ragioni di decoro e per regolamento. Lo trovo una iniziativa estemporanea e priva di senso» aggiunge per il PdI, Andrea Tronzano, d’accordo con il collega del Carroccio, Fabrizio Ricca. «Non esiste nessuna deroga, la giacca ín aula si indossa senza discussioni sull’ambiente e il risparmio energetico. Anzi, bisognerebbe modificare il regolamento e imporre alle donne abbigliamenti più decorosi. Assessori e consiglieri che arrivano in Sala Rossa con le ciabatte o i sandali, come se fossero appena tornate dalla piscina, sono inaccettabili e altrettanto indecorose». [en.rom.]

13.06.12_ToCronaca_Abbigliamento