Il via libera ai Muse arriverà sul filo di lana – La Stampa

Il via libera ai Muse arriverà sul filo di lana – La Stampa

Per il futuro più sforamenti, ma si studiano indennizzi per i cittadini
Tutto rischia di giocarsi sul filo di lana ma alla fine i Muse e Jovanotti potranno non trattenere la loro verve canora ed esibirsi come Dio comanda all’Olimpico. Non solo. Ammaestrati da una vicenda nella quale l’amministrazione comunale e la Giunta hanno fatto una figura barbina, a Palazzo Civico hanno deciso di rivedere i sacri testi che regolamentano le manifestazioni musicali a Torino. Insomma, non tutto il male è venuto per nuocere.

Vasco ha fatto il pieno
E il male, com’è noto, è stata la sorpresa, all’indomani della conclusione del tour de force di Vasco Rossi, che nessuna band o rocker degni di questo nome avrebbe più potuto esibirsi come di dovere all’Olimpico, perché il vate di Zocca – previa autorizzazione comunale, sia chiaro – s’era fumato, nei quattro concerti ufficiali e in quello di prova, tutte e cinque le possibilità di superare il limite di 80 decibel stabilito dal regolamento comunale indistintamente per ogni luogo destinato ad ospitare manifestazioni musical-rumorose in città. Violare quel limite – cosa obbligata sia per la qualità musicale dei Muse sia per quella di Jovanotti – avrebbe significato una irrisoria multa di 1000 euro ma accompagnata da una denuncia penale per i promoter che avrebbe messo a rischio la loro licenza. Sono note le polemiche e gli sberleffi verso chi non aveva tenuto conto di questi limiti, tutti residenti in piazza Palazzo di Città perché sia il promoter dei Muse, il milanese Corrado Rizzotto della Vivo Concerti, sia Muttoni di Set Up Live per Jovanotti, non erano tenuti a sapere alcunché.

La gaffe del palazzo
Resisi conto della gaffe la maggioranza di centrosinistra che guida Palazzo Civico s’è mossa per trovare una soluzione che salvasse capra (l’esecuzione dei concerti) e cavoli (la loro faccia), mentre il centrodestra è stato a lungo tentato di far fare una figuraccia alla giunta Fassino mettendosi di traverso. Una tentazione che si è però scontrata con il timore di essere additati come i responsabili della eventuale débàcle di fronte agli oltre 100 mila fans attesi per i tre concerti, se mai i promoter per protesta avessero gettato la spugna, come minacciato, ad esempio, da Muttoni: «Restituirò i biglietti a chi li ha già comprati». (…)

Cinque mesi per cambiare
La stessa delibera introduce la modifica dell’attuale regolamento ipotizzando 5 mesi di tempo per elaborare una proposta innovativa. il capogruppo Pd Lo Russo, ostenta soddisfazione. E il capo del Pdl, Tronzano, non è da meno: «Vogliamo i concerti e il nuovo regolamento tutelerà il riposo notturno dei cittadini». La delibera «volemosebene», dunque, inizia oggi un complicato tour fra giunta, Commissione cultura e Sala Rossa per approdare al consiglio straordinario convocato ad hoc venerdì. Subito dopo, quando già i Muse si staranno scaldando all’Olimpico, la giunta potrà autorizzare gli sforamenti. Sempre che qualcuno nel centrodestra non cambi idea a decida di fare ostruzionismo. (…) [B.Minello]

26.06.13_Stampa_Concerti