“In bilico 15 Pmi dell’indotto”. L’allarme parte dal vicesindaco – La Repubblica

“In bilico 15 Pmi dell’indotto”. L’allarme parte dal vicesindaco – La Repubblica

E d Comune va in pressing su governo e Fiat.
Il doppio pressing del Comune. Da una parte si preme su Roma per avere i fondi per la cassa integrazione, non solo per Mirafiori, ma per tutte le aziende in crisi profonda e sull’orlo del precipizio per evitare la chiusura. Dall’altra si spinge su Fiat «perché metta in campo ciò che è necessario per essere all’altezza delle sfide che il mercato può offrire nel momento in cui si riavvia», sottolinea il sindaco Piero Fassino. «Sappiamo tutti – ha sottolineato il primo cittadino intervenendo in chiusura del dibattito – che un modello per essere prodotto dal momento in cui viene ideato a quando esce sul mercato richiede dai 18 ai 24 mesi, e ipotizzando che la ripresa p ossa essere dal 2014 in poi, quei progetti bisogna farli adesso. Non pretendiamo di avere i disegni, ma sapere cosa ci sarà». Uno dei punti che il Lingotto non ha chiarito sabato nell’incontro con il governo e su cui è necessario incalzare l’azienda. Motivo per cui Fassino promuoverà «un incontro con i sindaci degli altri Comuni sedi di stabilimenti Fiat per concordare iniziative insieme». Un pungolo in più.
Il dibattito in Consiglio comunale, due giorni dopo il faccia a faccia a Roma, è servito anche per allargare il quadro oltre al caso Fiat. Ad aprire la discussione il vicesindaco Tom Dealessandri che ha ripercorso tutti i passaggi degli ultimi mesi, a partire dallo stop alla costruzione della nuova linea di Mirafior. Il vicesindaco è preoccupato «per la copertura della cassa integrazione: ora a Mirafiori si sta utilizzando la cassa integrazione straordinaria. E quando finirà? Oggi in un terzo delle 45 grandi aziende della componentistica torinese si usano i contratti di solidarietà. Dopo i contratti di solidarietà, ci sono solo i licenziamenti e la chiusura delle fabbriche. Non c’è un problema solo Mirafiori, ma una situazione che se non viene affrontata può portare alla messa in discussione di diversi settori industriali e aziende. La situazione è complicata e complessa, è necessario che si trovino risorse».

L’unica nota positiva arriva da Gm, che a Torino ha il centro motori dove sviluppa il diesel e l’ibrido. «Gm ci ha comunicato che farà una ristrutturazione pesante in Opel, ovviamente anche Torino è dentro questo processo – dice Dealessandri – ma Gm ha anche aggiunto che non dovrebbe mettere in discussione i livelli organici del centro del Politecnico». Durante il dibattito tutti i gruppi, con diverse sfumature, chiedono maggior chiarezza a Fiat. Il Pdl, con il capogruppo Andrea Tronzano, contesta «l’ad Marchionne quando dice che l’ azienda investirà solo dove avrà incentivi, perché la Fiat dal 1977 ha avuto 7,8 miliardi» (…)

Il governatore della Regione, Roberto Cota, relazionerà in aula sulla situazione. (D. Longhin)

25.09.12_Repubblica_Fiat