«La sinistra sta portando il Piemonte al declino» – Il Giornale del Piemonte

«La sinistra sta portando il Piemonte al declino» – Il Giornale del Piemonte

Chiamparino e Fassino nell’occhio del ciclone dopo la pubblicazione dello studio dell’Università La Sapienza che declassa Torino e la regione

Non si può certo dire che per i piemontesi – e per i torinesi in particolare – sia una buona notizia con cui concludere questo 2014. All’indomani della pubblicazione della 16esima edizione dell’indagine sulla qualità della vita condotta dall’Università La Sapienza di Roma per Italia Oggi, le reazioni sono di indignazione e, in qualche caso, anche di rassegnazione. Certo, non di stupore. Purtroppo i dati sono in effetti in tutto simili a quelli diffusi a inizio dicembre da Il Sole 24 Ore e descrivono un Piemonte dove si vive sempre peggio. Salvo poche eccezioni, tutte le province perdono punti e posizioni nella classifica del benessere. A patire di più sono i torinesi: il capoluogo subalpino per de addirittura 26 posizioni, passando dal 49esimo al 65esimo posto. Ma c’è di peggio: Torino è addirittura al 101 esimo posto su 110 nella classifica relativa alla criminalità. Dati in linea con quanto rilevato meno di un mese fa. Nella classifica del Sole, infatti, Torino era al 54esimo posto e addirittura ultima alla voce «microcriminalità». (…)

Una svolta è ciò che chiede anche il capogruppo di Fi a Palazzo civico. «Torino precipita in tutte le classifiche perché è una città corrosa da decenni di monocolore della sinistra – fa notare Andrea Tronzano -. Cambiano i nomi ma il risultato è la somma negativa dei malgoverni: assenza di regole certe e uguali per tutti, espropri, tasse altissime, finte vendite di partecipate, occupazioni abusive, bilanci in rosso, assenza di competizione e merito e competitività a causa di un sistema che tutela i pochi a danno dei molti». La soluzione per l’esponente di Forza Italia è una sola: «Meno tasse e balzelli sui torinesi e sulle imprese. E basta con il pubblico e la politica dappertutto, dalle bocciofile alle banche».

E se a Torino si sta così male, non va comunque poi tanto meglio nel resto del Piemonte. Ad eccezione di Asti e Biella, infatti, anche tutte le altre province subiscono nella classifica di Italia Oggi un deciso declassamento. Segno meno per Cuneo che scivola dal quarto all’11esimo posto, pur mantenendo il primato di città piemontese dove si vive meglio e rimanendo tra le prime dieci d’Italia nel ranking «affari e lavoro». In calo Verbania (dalla 19esima alla 23esima posizione), Novara (dalla 35esima alle 38esima), Vercelli (che dalla 36esima precipita alla 49esima) e Alessandria (dalla 56e sima alla 60esima). Le uniche province con il segno più sono Biella, che recupera qualche posto in classifica salendo dalla 46esima alla 37esima posizione, e Asti che passa dal 59esimo al 52esimo posto superando Alessandria. [A. Feltrinelli]

30.12.14_GiornalePiemonte_Declino