L’abbraccio dei consiglieri: «Torna presto» – CronacaQui

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È un collega che tutti hanno imparato ad apprezzare e stimare durante i lavori della Sala Rossa. Ma soprattutto, Alberto Musy è un amico. Tanto che i consiglieri comunali non hanno esitato a far sentire la propria immediata vicinanza al leader del Terzo polo. Molti di loro si sono presentati direttamente in ospedale, con il presidente del consiglio, Giovanni Maria Ferraris dei Moderati, che ha immediatamente parlato di «gesto di odio gravissimo, da condannare con estrema fermezza, qualunque sia la motivazione». «Un fatto gravissimo sul quale auspichiamo possa essere fatta rapidamente chiarezza» ha quindi ribadito il gruppo consigliare del Pd, che in corso Bramante era rappresentato dal capogruppo Stefano Lo Russo, dal presidente Alberto Altamura e dal presidente Alessandro Altamura. A portare la propria vicinanza sono stati anche i capigruppo di Idv, Giuseppe Sbriglio, e di Sel, Michele Curto, mentre Federica Scanderebech, che con Musy compone il gruppo del Terzo polo, si è detta «sconvolta» nell’auspicio «che tutto possa andare per il meglio». Una condanna che non conosce distinzione di partito, e alla quale compatta si unisce tutta l’opposizione. «Nella speranza che i cinque colpi di pistola non siano sufficienti a fiaccarne lo spirito e la voglia di vivere, siamo vicini a lui ed alla sua famiglia» ha commentato il capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca con i colleghi Barbara Cervetti e Roberto Carbonero. «Alberto Musy – ha poi aggiunto il capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano – persona perbene, corretta e assolutamente moderata nei modi e nei toni. Anche per questo mi rifiuto di pensare che le motivazioni siano politiche». Anche la consigliera azzurra Paola Ambrogio auspica la pronta guarigione del collega «permettendogli così di tornare a svolgere il proprio mandato consiliare, condotto con passione e dedizione».

«Alberto – ha quindi ricordato il vicepresidente del consiglio comunale, Silvio Magliano – ha sempre fatto politica in modo concreto e mai urlato, affrontando in modo serio e competente le questioni relative all’amministrazione della Città. Sono certo che saprà superare questa grave crisi della sua vita e che ritornerà al più presto in Sala Rossa battagliero e propositivo, per continuare il suo lavoro per Torino e i torinesi».

22.03.12_ToCronaca_Musy