Questa mattina il consigliere comunale dell’Udc Alberto Musy è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola nell’androne della sua abitazione, in via Barbaroux 35 a Torino.
Il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris, appena appresa la notizia dell’agguato al consigliere Alberto Musy, si è recato alle Molinette dove è stato ricoverato il capogruppo dell’Udc a Palazzo Civico, di professione avvocato, esperto in materia di fallimenti e lavoro, già candidato a sindaco nelle ultime elezioni amministrative (21.896 voti, pari al 4,9% delle preferenze).
“Si tratta di un gesto di odio gravissimo – ha dichiarato Ferraris – da condannare con estrema fermezza, qualunque sia la motivazione. Anche a nome del Consiglio comunale, esprimo la vicinanza e l’affetto ad Alberto e alla sua famiglia”.
Nel frattempo sono stati sospesi i lavori della riunione congiunta delle commissioni Urbanistica e Bilancio, non essendoci, secondo il presidente Domenico Carretta, le condizioni per lo svolgimento dei lavori.
“È molto grave. È sicuramente un episodio da condannare” – ha dichiarato il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri.
“Proviamo angoscia e sgomento per un atto di violenza efferata e inaudita. Quali che siano le dinamiche di questo attentato – ha detto il sindaco di Torino, subito accorso all’ospedale Molinette dove è ricoverato Musy – non vi può che essere la condanna più netta verso un gesto criminale. Tutta la città è vicina con affetto alla famiglia di Alberto”.
Paolo Garbarino, rettore dell’università del Piemonte Orientale, dove Musy insegna diritto privato comparato ha espresso la “solidarietà personale e quella di tutto l’Ateneo Avogadro al professor Alberto Maria Musy e a tutta la sua famiglia in questo momento di estrema difficoltà”.
Sulla vicenda indagano Squadra Mobile e Digos. Il caso è stato affidato al sostituto procuratore Roberto Furlan.
Musy, nato il 16 novembre 1966 a Torino, è sposato e padre di quattro figlie.
In queste ore, alla presidenza del Consiglio comunale di Torino stanno giungendo messaggi di solidarietà da parte di altre città per Musy. Tra i primi, i presidenti dei Consigli comunali di Nichelino (Torino) e di Bologna.
Nella seduta straordinaria della Conferenza dei Capigruppo di questo pomeriggio, presieduta da Giovanni Maria Ferraris, sono stati ascoltati il sindaco Piero Fassino, il vicesindaco Tom Dealessandri e l’assessore alle Politiche per la Sicurezza Giuliana Tedesco sull’agguato di questa mattina al consigliere Alberto Musy.
“Esprimiamo ferma condanna – hanno detto i Capigruppo – del gravissimo episodio di violenza che nulla può giustificare. Nell’augurare una pronta guarigione al collega e nell’esprimere vicinanza e solidarietà alla famiglia, auspichiamo che le indagini della Magistratura possono portare quanto prima a fare chiarezza sulla vicenda”.
“Al momento – ha ribadito il Sindaco – Polizia e Carabinieri indagano in tutte le direzioni, senza escludere né accreditare alcuna pista”.
“Non conoscendo le motivazioni dell’atto di violenza – hanno concluso i Capigruppo – evitiamo di alimentare un clima di allarmismo e rimaniamo compatti come Istituzione”.
Alla seduta, conclusasi alle 15.30, hanno partecipato anche i vicepresidenti del Consiglio comunale Silvio Magliano e Giulio Cesare Rattazzi e tutti i Capigruppo: Ferdinando Berthier (Torino Libera), Vittorio Bertola (5 Stelle), Michele Curto (Sinistra Ecologia Libertà), Stefano Lo Russo (Partito Democratico), Gabriele Moretti (Moderati), Giovanni Porcino (Gruppo Misto di Maggioranza), Fabrizio Ricca (Lega Nord), Giuseppe Sbriglio (Italia dei Valori), Federica Scanderebech (Futuro e Libertà), Andrea Tronzano (Popolo della Libertà).
Nelle foto: In alto, il consigliere Alberto Musy. Sotto, i colleghi consiglieri comunali sono accorsi sul luogo dell’attentato e, poi, all’ospedale Molinette, dove è ricoverato Musy.
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