Lungo Stura Lazio sorvegliato speciale – Il Giornale del Piemonte

Lungo Stura Lazio sorvegliato speciale – Il Giornale del Piemonte

Secondo la prefettura nei primi 5 mesi sono stati effettuati 298 controlli.

Un punto dolente per Torino e al centro di numerose battaglie anche in consiglio comunale. Il Campo nomadi di Lungo Stura Lazio è per antonomasia crocevia di traffici illeciti e di situazioni borderline dove spesso i bambini vengono spinti all’accattonaggio o al borseggio sui tram o nei déhors del centro cittadino. Il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza ha affrontato più volte il problema dando l’input alle forze dell’ordine di intensificare controlli e quindi il pressing perché vengano rispettate le regole. I dati snocciolati nel corso dell’ultimo incontro dicono che nel periodo compreso tra il mese di gennaio e quello di maggio complessivamente al campo nomadi di Lungo Stura Lazio sono stati eseguiti ben 298 controlli, ossia due al giorno, con l’identificazione di 1057 persone. E ancora: sono 17 i nomadi arrestati, 52 quelli denunciati e 29 quelli allontanati dal territorio nazionale. Infine sono stati sequestrati complessivamente 2mila chilogrammi di rame. E proprio l’oro rosso resta uno dei maggiori business illegali su cui vivono le famiglie del campo nomadi. Eppure nonostante tutti questi controlli e nonostante l’impegno delle forze dell’ordine l’accampamento di Lungo Stura Lazio continua ad essere un problema lungi dall’essere risolto. Non più tardi di un paio di mesi fa il cosiddetto «Tavolo sociale» dei quartiere di Barca e Bertolla sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Comunale. I cittadini, forti di una petizione che contava 2750 firme, hanno chiesto che la baraccopoli venga subito sgomberata. I residenti non ne possono più e i controlli secondo loro non risolvono i problemi legati alla difficile convivenza con il campo nomadi. L’elenco dei problemi è ampio e variegato: dai fumi tossici ai disagi creati dalla presenza della spazzatura sui marciapiedi e sulle sponde del fiume passando per il viavai di topi di grosse dimensioni. Nell’occasione del Tavolo di Barca Fulvio Tagliabò aveva chiesto lo sgombero dei campi irregolari e un progetto di accoglienza e creazione attraverso micro-insediamenti. Strutture che andrebbero collocate in Torino e provincia e non solo al confine tra le circoscrizioni Cinque e Sei. Insomma, non è un problema solo ed esclusivamente legato alla criminalità e all’illegalità diffusa. Polizia e carabinieri, così come gli agenti della polizia municipale, fanno la loro parte, ma evidentemente per chi vi abita non è sufficiente. E in questa battaglia i cittadini hanno trovato in più occasioni anche l’appoggio del capogruppo del Pdl in Comune Andrea Tronzano che di recente, durante un convegno, ha accusato l’amministrazione di centrosinistra di continuare a tergiversare sottolineando che è giunto il momento di smantellare la baraccopoli. (E.Basile)

09.06.13_GiornalePiemonte_Stura