Movida, il regolamento salva-sonno scatena la polemica in Comune – La Stampa

Movida, il regolamento salva-sonno scatena la polemica in Comune – La Stampa

Presentato in commissione: darebbe potere al sindaco di limitare gli orari
I sindaco può coordinare e riorganizzare, previo confronto con associazioni dei commercianti e dei consumatori, gli orari degli esercizi pubblici di somministrazione al fine di salvaguardare l’interesse pubblico». Lo dice l’articolo 21 (comma 2) del nuovo regolamento per locali, bar e ristoranti che ha acceso il dibattito ieri nella terza commissione consiliare.
Una novità eclatante se venisse approvata, perché ridarebbe al Comune la facoltà che le leggi sulle liberalizzazioni hanno tolto: imporre orari di chiusura e intervenire in maniera mirata dove la movida è più molesta. La discussione ha visto da un lato chi vede nel provvedimento un «sano» cambio di rotta politico sul problema movida e chi pensa, invece, che i paletti alla libera impresa non siano accettabili.

«Avanti su questa strada»
A salutare con entusiasmo il nuovo corso è il consigliere del Pdl, Andrea Tronzano. «Questo articolo – dice – è fondamentale per porre un freno al disturbo notturno, non solo in centro». Anche per quei locali, insiste Tronzano, fuori dalle zone «calde», che però, aperti 24 ore su 24, tormentano le notti dei residenti dei quartieri periferici. «Bisogna andare avanti politicamente su questa strada e aprire un dibattito».  (…)

Tutto da discutere
Il nuovo regolamento ci metterà circa un mese ad arrivare in Consiglio comunale. Intanto, per la prossima settimana, saranno convocate le associazioni di categoria. I comitati di residenti contro la movida potrebbero esultare, ma in realtà è molto difficile che il testo, frutto di un anno di lavoro degli uffici tecnici, rimanga invariato. E rischia comunque di non essere applicabile, almeno per il momento. L’articolo 21 è stato elaborato prima che venissero accolti in tutta Italia molti ricorsi presentati contro i Comuni che avevano tentato di imporre limiti agli orari. Serviranno quindi delle modifiche.
Palazzo Civico lavora però anche su un altro fronte: con molti altri Comuni, sta elaborando una proposta al Governo perché restituisca ai sindaci, con legge nazionale, la facoltà di decidere sugli orari. Questo faciliterebbe tutto. Nel frattempo, il Consiglio può anche approvare il regolamento, ma potrebbe passare del tempo (anche molto) prima dei provvedimenti applicativi. (…)

In tempi brevi
Più fattibile in tempi brevi un altro provvedimento a cui si sta lavorando: la possibilità di sgravi consistenti sulla quota parcheggi (che devono versare i locali con più di 25 metri quadri di superficie) per i commercianti che investano per limitare i disagi. Ad esempio, insonorizzazioni o sale fumatori, per evitare che i clienti stiano tutti fuori. (P. Italiano)

28.03.13_Stampa_Movida