I Moderati astenuti sulla quota di minoranza. La Lega consegna una maxi-multa a Fassino.
L’unico ad essersi detto «felice» in un consiglio teso come una corda di violino è stato il consigliere di Sel, Marco Grimaldi. Per il resto tra «spezzatini» e «macellai» evocati dall’opposizione per definire «l’operazione porcata», le astensioni dei Moderati alla seconda parte della delibera sulla vendita a quota 49%, gli scricchiolii della maggioranza e le defezioni del Pd, il sindaco ha «preso atto» del via libera dato dalla Sala Rossa sulla cessione di parcheggi, l’aumento di 25mila strisce blu e la vendita degli immobili, insieme alla minoranza del Gtt. Abbastanza per rastrellare 120 milioni.
Fassino ammette un cambio di strategia in corsa, ma ne tira le somme in termini asciutti e che rispondono a tutte le obiezioni mosse dall’opposizione. Pure a chi accusa la giunta di aver fatto indossare «la foglia di fico» alla maggioranza in Sala Rossa per mettere gli assessori in grado di dare una risposta all’assemblea della partecipata prevista per oggi, con lo «spacchettamento» dei servizi, facendo scivolare attraverso il consiglio una decisione presa a margine di giunta. (…)
Una visione complessiva che ha convinto, non sulla quota di vendita, tutta la maggioranza, ma ha acceso Fratelli d’Italia e Pdl, che hanno abbandonato l’aula. «Il trasporto pubblico lo paga Pantalone e quindi tengono il carrozzone in modo da non farsi male elettoralmente» commenta Andrea Tronzano. «Non c’è nessuna scelta strategica a favore della concorrenza, solo interesse per il loro consenso». (…)
(E. Romanetto)
