Quartieri accorpati, il bluff dei risparmi – Il Giornale del Piemonte

Quartieri accorpati, il bluff dei risparmi – Il Giornale del Piemonte

La riduzione a 5 delle Circoscrizioni produrrebbe soltanto il 4% di minori spese complessive
Tutto un tramestio di dirigenti che studiano i bilanci delle Circoscrizioni e tracciano confini nuovi per disegnare la nuova Torino, con quartieri più grandi e quindi in teoria meno costosi, perchè uno pensa «se si riduce della metà il numero di enti si ridurrà della metà anche il costo degli enti stessi»; e invece le cose non stanno affatto così o meglio sulla carta la promessa è la maggiore efficienza e un minore costo, ma conti alla mano – quelli della casalinga – i costi si ridurrebbero (udite udite) di ben il 4 per cento passando dagli attuali 40 milioni ai futuri 38,5. E allora uno può anche dire: capperi, in effetti proprio la pena sganciare la bomba atomica sui confini dei quartieri per risparmiare i soldi per la carta a carbone. Insomma: per quale ragione mettere al lavoro intere batterie di funzionari e cartografi, geometri, ingegneri per ridisegnare i confini di Torino se poi il cambiamento produrrà uno scarto economico infinitesimale rispetto ai costi attuali? «Tanto più – osserva Tronzano – che non è prevista una riforma delle deleghe che compenserebbe almeno in parte la stupidaggine della riduzione del numero dei quartieri che è soltanto di facciata». Davide Balena, Roberto Gaudio, Ettore Puglisi e Federica Fulco si sono dati appuntamento in Comune per spiegare il bluff della grande riforma degli accorpamenti.  (…)

E questo è il meno secondo Forza Italia: «Nessuno si pone la questione degli assistenti domiciliari i quali si troveranno sotto i piedi un territorio più grande da gestire, il che significa che un’ora sola in più di tempo percorso inciderebbe per 250mila euro all’anno in più per ogni quartiere, vanificando i risparmi. Se poi si tolgono le ore di servizio appare chiaro che resterà sul tavolo un’operazione d’immagine e nulla più». (…)

Tronzano, il capogruppo di Forza Italia non è per le polemiche: «Si potrebbe salvare qualcosa della riforma se almeno fossero chiare le competenze. Le Circoscrizioni dovrebbero gestire in autonomia il verde pubblico e la manutenzione delle strade. Del resto nessuno è più sul territorio dei consiglieri che frequentano le istituzioni delle varie zone. Non vorremmo che invece diventassero dei bancomat a scopi elettorali». (…)

Forza Italia chiede anche di «responsabilizzare le Circoscrizioni ad un maggiore controllo delle entrate restituendo alle stesse il 15 per cento delle entrate certificate dell’anno precedente e introdurre l’obbligatorietà di discussione nelle commissioni comunali gli eventuali pareri contrari dati dalle Circoscrizioni». [A.Costa]

25.07.14_GiornalePiemonte_Decentramento