Con la motivazione, tra l’altro prevista da regolamento, secondo cui la giunta si riuniva senza convocare il direttore amministrativo per dibattere su questioni politiche e quindi non di competenza del funzionario amministrativo, la Quinta Circoscrizione di Torino, per ora sembra essere riuscita a dribblare la questione in attesa che l’indagine della magistratura faccia il suo corso. Balzata agli onori della cronaca negli ultimi mesi per i gettoni facili elargiti a presidente e coordinatori, i consiglieri della Quinta Circoscrizione, che interessa i quartieri di Borgo Vittoria, Vallette, Lucento e Madonna di Campagna, nonostante una gestione opinabile e discutibile dal punto di vista dell’opportunità, non avrebbero dunque commesso alcun illecito. Se la prassi ha spesso visto le altre circoscrizioni riunirsi alla presenza di un segretario amministrativo che verificava l’entrata e l’uscita dei consiglieri, indicando le presenze degli stessi, poco importa, il regolamento non lo richiede e su questo cavillo si è fermato il dibattimento della riunione sul controllo di gestione presso il comune di Torino. “I fogli presenza sono visionabili”, hanno dichiarato i membri della quinta commissione. Nessun imbroglio, dunque, solo tanta furbizia verrebbe da aggiungere… “Io vorrei capovolgere la questione – ha commentato Andrea Tronzano capogruppo di Forza Italia presso il comune di Torino – devono essere i tanti amministratori corretti a dare una svolta, dare l’esempio e mettersi in evidenza dimostrando che la politica non è furbizia ma bene comune».
FEDERICA BOSCO
