SALA ROSSA: illustrato il bilancio consuntivo 2012 – Ufficio stampa Consiglio

SALA ROSSA: illustrato il bilancio consuntivo 2012 – Ufficio stampa Consiglio

Illustrato, questo pomeriggio, in Sala Rossa, il Bilancio consuntivo 2012 da parte dell’assessore Gianguido Passoni,
Al Consiglio comunale, Passoni ha evidenziato come il 2012 sia stato caratterizzato da tre fattori: l’impulso all’autonomia finanziaria degli enti locali, con norme non coordinate fra loro, l’acuirsi della crisi economica finanziaria e, per il Comune di Torino, il rientro nel patto di stabilità e il consolidamento di politiche di risanamento avviato negli anni precedenti.
“Il Bilancio della Città, ha sottolineato, ne è uscito più rafforzato, più controllato e più trasparente ma i primi due fattori condizioneranno anche i prossimi anni. Molto dipenderà dalle scelte del Governo”.
Il documento fotografa una gestione caratterizzata da quattro obiettivi raggiunti: il rientro nel Patto di stabilità, il conseguimento di avanzo economico per la parte corrente, la riduzione dell’indebitamento e il rafforzamento dell’attività di riaccertamento dei residui.
Passoni ha quindi ribadito come la Città abbia ricevuto il 70% in meno di trasferimenti dallo Stato rispetto al 2010 ma come abbia comunque tentato di intervenire su alcune fasce più a rischio per mantenere in vita un sistema di assistenza e welfare che ha caratterizzato le scelte politiche della Città.
La gestione 2012, ha evidenziato, è stata caratterizzata da una politica di monitoraggio e contenimento delle spese correnti.
Nonostante l’impossibilità per i Comuni di contrarre mutui, Passoni ha ricordato come, grazie a mezzi propri di finanziamento, la Città sia riuscita a finanziare investimenti per 124 milioni di euro, a debito zero.
Il debito al 31 dicembre è sceso di 93 milioni confermando il trend degli ultimi anni.
Il 2012 si è chiuso in avanzo di 57,5 milioni, Di questi, circa 49 milioni, anche grazie al piano di dismissioni mobiliari e immobiliari, in coerenza con le prescrizioni della Corte dei Conti, sono stati interamente destinati a fondo svalutazione crediti. Una scelta necessaria per proseguire anche nel 2013 l’operazione di revisione sui residui attivi (che sono passati da 1,59 miliardi di euro del 2011 a 1,43 miliardi di euro l’anno passato).
I dati del rendiconto confermano l’andamento di riduzione del debito dell’ente, che passa dai 3,28 miliardi di euro del 2011 ai 3,20 miliardi di euro del 2012.
Dopo l’intervento dell’assessore Passoni, sono intervenuti i consiglieri. (…)

Andrea Tronzano (PdL): Il Sindaco finalmente ha ammesso di aver ereditato il debito dalle altre Giunte di Centro Sinistra: dal 2002 al 2006 l’assessore Peveraro ha fatto esplodere il debito della Città, cresciuto di 680 milioni di euro all’anno, ha stipulato 22 contratti di derivati e ha fatto spese vaghe e improduttive. Ci sono ora nuclei importanti da aggredire, nell’interesse dei cittadini. Dopo i tanti sacrifici fatti per rientrare nel Patto di Stabilità, ora il 2013 dev’essere l’anno in cui rimettiamo i soldi nelle tasche dei cittadini. Dobbiamo aiutare i cittadini, e non le corporazioni e le elite autoreferenziali, anche per evitare che i cittadini abbandonino Torino perché tasse, tariffe e servizi sono troppo cari. Certo, se l’attuale maggioranza non si rafforza sarà difficile: meglio andare alle elezioni.

In conclusione è intervenuto il sindaco, Piero Fassino.
Ringrazio i consiglieri che hanno cercato di capire le ragioni e per le critiche espresse. Molti consiglieri delle opposizioni hanno semplicemente espresso il loro essere contro.
Dire che la Città ha iniziato ad andare male dopo l’uscita dal Patto di stabilità significa confondere causa-effetto.
La cultura non è un bene superfluo che in momenti di crisi è la prima ad essere tagliata; è invece un motore di sviluppo, crea opportunità e lavoro. Si è fatto riferimento a “Jazz Festival” che lo scorso anno a coinvolto 100mila persone, registrando così affluenza turistica e attrattività che creano benefici alle attività commerciali della città.
La crisi si combatte mettendo in campo eventi che danno dinamismo alla città, mobilitando capitali, creando più opportunità.
Per ciò che riguarda i servizi, c’è differenza tra chiudere e creare risparmi. Nessun servizio è stato chiuso nel Welfare e nell’ambito socio-assistenziale, nè nei servizi fondamentali per i cittadini. Abbiamo dovuto riorganizzare l’offerta, sui costi di gestione, sull’organizzazione, sul rapporto pubblico-privato, necessari affinchè l’offerta ai cittadini fosse mantenuta compatibile con le risorse a disposizione.
Vorrei segnalare che i trasferimenti verso questa città sono passati dai 364 milioni nel 2010 ai 112 nel 2012. E se non sarà modifica la “Spending review” approvata nel settembre scorso i trasferimenti dallo Stato si ridurranno ulteriormente.
Il fatto che la Città abbia mantenuto i servizi, ciò vada apprezzato e non criticato.
Sui patrimoni immobiliari alienati ricordo che veniamo da anni in cui il dibattito politico ha tra i capisaldi il concetto che la finanza pubblica sia orientata verso l’utilizzo del proprio patrimonio per la riduzione del proprio debito.
L’esposizione debitoria non si fa agendo solo sul bilancio d’esercizio ma anche con operazioni finanziarie straordinarie che passano dalla valorizzazione di assett mobiliari e immobiliari della città. Abbiamo fatto scelte nell’interesse della Città di Torino: nel momento in cui abbiamo ceduto quote di partecipazione di Amiat e di Trm a Iren sono state liberate risorse sebbene la Città è rimasta azionista, così come si è fatto in Sagat.
In un anno siamo stati, giustamente, monitorati dalla Corte dei Conti e, abbiamo avuto, all’inizio di quest’anno toni preoccupanti. Andando avanti con le nostre scelte la Corte dei Conti, nel suo ultimo atto, ha ritenuto significative le scelte della Città per l’equilibrio dei conti.
Il rendiconto 2012 è coerente con gli obiettivi del risanamento dei conti e il mantenimento dell’offerta ai cittadini, e ci permette di guardare ai prossimi anni con maggiore sicurezza e tranquillità.
Con queste considerazioni chiedo al Consiglio comunale di dare parere favorevole al Rendiconto 2012.

La votazione prevista il 29 aprile

Ufficio stampa Consiglio comunale