Status symbol che ha sempre più l’aria di un miraggio, la carta di identità elettronica: la stampante elettronica, l’unica delle tre ancora in funzione, si è rotta e all’anagrafe centrale sono stati costretti a interrompere l’erogazione del documento di identità formato tessera. Erano 547 i torinesi in lista di attesa per avere l’agognata card che entra nel portafoglio e che costa 25 anziché 10 euro. A loro il Comune ha mandato un avviso per dire che il servizio è stato sospeso e che difficilmente, nonostante l’assessore Gallo ci tenga, potrà tornare in funzione a breve. Una delle ipotesi potrebbe essere quella di mandare in pensione per sempre quella che era nata come carta sperimentale, che avrebbe dovuto sostituire del tutto la carta. Di quel progetto si è perso ogni traccia. E il governo non ha mai più rifornito i comuni delle stampanti, nel frattempo diventate vecchie e inservibili. Il capogruppo di Forza Italia Andrea Tronzano chiede che si prenda una decisione. [g.g]
