Strisce blu subito in vendita. L’allargamento in primavera – CronacaQui

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II bando pronto tra una settimana. A fine anno tocca al 49% di Gtt

Martedì sera era bastata una nota di poche righe per annunciare che il Comune di Torino non è intenzionato a vendere la quota maggioritaria di Gtt. Ma ieri pomeriggio, il sindaco Piero Fassino ha voluto spiegare la propria decisione guardando direttamente negli occhi i suoi capigruppo. Non un dietro front, come qualcuno ha malignamente suggerito. Semplicemente non c’è più la necessità di consegnare ai privati 1’80% del Gruppo. Tanto finanziariamente quanto politicamente, dopo che una forza della sua maggioranza, Sel, aveva addirittura lanciato la sfida di un referendum popolare. Risultato, a novembre verrà messa a bando la quota del 49%, così come richiesto dalla mozione approvata dalla Sala Rossa. Il 18 ottobre, invece, verrà aperta la gara per la cessione di tutte le strisce blu. Lasciando poi alla strategia industriale dell’aggiudicatario la possibilità o meno di procedere con l’allargamento della sosta a pagamento nei quartieri semi-periferici.

I 25mila parcheggi a pagamento che dovrebbero essere tracciati tra Cit Turin, Vanchiglia, San Donato e la zona Ospedali verranno comunque creati non prima della primavera 2014. A quel punto, Palazzo Civico spera che Gtt avrà già trovato un partner industriale e di aver ottenuto, entro la fine di quest’anno, il prestito ponte concesso dalle banche in seguito alla vendita. I dialoghi competitivi portati avanti in questi mesi hanno già portato alla luce l’interessamento delle Ferrovie dello Stato. Il bando dimosterà se altri gruppi hanno o meno interesse a entrare nel gruppo con il 49%. Con la variabile di un’operazione su più ampia scala che, insieme proprio con le Ferrovie, coinvolga anche gli operatori lombardi del trasporto pubblico. Nel frattempo, Gtt procederà autonomamente a vendere il suo patrimonio immobiliare di minor pregio, cedendo alla Città i parcheggi interrati, gli immobili di qualità e la fibra ottica, a sua volta al centro di un piano di privatizzazione.
Uno scenario che fa tornare il sereno sul barometro di parte della maggioranza ma che non mette al riparo Fassino dai dubbi dei Moderati e dalle critiche dell’opposizione. (…)

E a mettere il dito nella piaga dei moderati ci pensa anche il Pdl, con il capogruppo Tronzano e il collega Greco Lucchina che si chiedono come «il leader dei Moderati Giacomo Portas possa accettare un simile compromesso alla luce delle sue recenti dichiarazioni rilasciate a sostegno della vendita del pacchetto di maggioranza di Gtt». (…) [p. var]

10.10.13_ToCronaca_Gtt