Sul 49% di Gtt ai privati sarà battaglia in Comune – La Stampa

Sul 49% di Gtt ai privati sarà battaglia in Comune – La Stampa

Fumata nera per i vertici Iren, trattativa a oltranza dei sindaci
Dicono che la politica è l’arte del possibile. Le vicende legate alla vendita di una quota di Gtt e l’individuazione dei nuovi vertici di Iren da parte degli azionisti torinesi, genovesi ed emiliani è lì a dimostrarlo. Ma nell’accezione negativa dell’affermazione. È l’arte del possibile perché l’accordo raggiunto l’altra sera dalla maggioranza che sostiene Fassino, cioè la vendita di robusti cespiti di Gtt e lo stop a qualsiasi vendita superiore al 49% delle azioni, faticherà a superare l’esame del Consiglio comunale dove l’ala, diciamo, «liberista» dell’assemblea potrebbe tentare di rigirare la frittata. È ancora l’arte del possibile perché la feroce trattativa per individuare amministratore delegato, presidente e vice di Iren è ancora incagliata tra i «niet» incrociati di liguri e emiliani sui rispettivi candidati, Nicola De Sanctis e Andrea Viero.
Torino insiste su Cao
Torino, che porta l’ex-ministro Profumo per la carica di presidente, cerca di mediare proponendo un altro candidato di prestigio e al disopra delle parti per la carica di amministratore delegato – quella su cui si litiga – qual è quella di Stefano Cao, ex- numero 2 di Eni. Una trattativa che se non si chiudesse entro domenica sera farebbe saltare il patto di sindacato con conseguenze difficili da valutare. Certo non positive. Ma torniamo a Gtt. Il 10 giugno la Sala Rossa sarà chiamata a votare una mozione d’indirizzo alla quale l’azienda di corso Turati dovrà adeguarsi: cedere le fibre ottiche, gli immobili e il ramo parcheggi e «fino» al 49% per cento dell’azienda a un nuovo socio ancora da individuare. Un’indicazione, quest’ultima, che è il contrario di quanto aveva stabilito la giunta la quale aveva convenuto di dare la possibilità di arrivare fino all’80%. Su questo punto consiglieri come Silvio Viale si preparano a dare battaglia (…)

Posizione che potrebbe ringalluzzire il centrodestra («Per noi si venda anche il 100%» dice il Pdl Tronzano) e altri liberai come i Moderati o nello steso Pd, come Altamura, i quali, l’altra sera, hanno masticato amaro. (…)

Sul fronte Iren, lo scontro tra emiliani e genovesi, sta bloccando tutto. La scelta che verrà fatta dai tre sindaci, ad esempio, avrà conseguenze sui 5 nomi che Fsu, la finanziaria che detiene le quote azionare di Torino e Genova, deve indicare per la lista di maggioranza. Ieri l’assemblea di Fsu è stata convocata e sconvocata più volte in attesa delle decisioni dei sindaci che potrebbero arrivare oggi o più probabilmente domani sera, all’ultimo minuto. Tra i cinque nomi, i torinesi dovrebbero inserire il vicesindaco Tom Dealessandri e Anna Ferrero, già in Iren Ambiente, oppure Silvana Sanlorenzo. Sempre da Torino, ma proposti dai soci privati Equiter e Fondazione Crt, arriverebbe la riconferma di Carla Ferrari e Franco Amato. (B. Minello)

01.06.13_Stampa_Gtt