Via alla social card. Ma solo per pochi – Il Giornale del Piemonte

Via alla social card. Ma solo per pochi – Il Giornale del Piemonte

Soltanto uno su dieci otterrà la social card, la tessera caricata di soldi da spendere, circa 350 euro, dedicata alle famiglie in difficoltà. Su una platea di 11 mila potenziali utenti selezionati sulla base del reddito e della composizione familiare solo mille la otterranno, per giunta non subito ma entro la fine dell’anno subito dopo la pubblicazione della graduatoria. Proprio la graduatoria ha già provocato la levata di scudi di Fratelli d’Italia Lega e grillini contro il governo il quale ha bocciato la proposta suggerita dal Comune (e per una volta condivisa dall’opposizione) di considerare un punteggio più alto per chi è residente da anni in città (…)

Andrea Tronzano del Pdl teme che una battaglia dura su questo terreno possa far perdere il finanziamento: «Il punteggio basato sulla residenza è fondamentale. Ma la nostra attenzione sarà però incentrata sulla certezza di erogazione dei fondi ossia che il Ministero non li blocchi. Se dovessimo scegliere tra tenere conto del punteggio basato sugli anni di residenza e la disponibilità certa e immediata dei fondi a favore di chi ha bisogno sceglieremmo la seconda».

La delibera andrà in aula una volta terminata la discussione in Commissione. Poi sarà battaglia. Il testo prevede tra i requisiti la presenza di almeno un minore nel nucleo familiare, il reddito Isee che non deve essere superiore ai 3mila euro, il valore ai fini ICI dell’abitazione inferiore a euro 30mila euro, e altri limiti di tipo patrimoniale e reddituale (es. patrimonio mobiliare – conti correnti, etc. – inferiore a 8mila euro). Ci sono poi altre barriere che riguardano il possesso di auto e motocicli (es. assenza di autoveicoli immatricolati nei 12 mesi antecedenti la richiesta), estremo disagio lavorativo della famiglia (es. disoccupazione di tutti i membri adulti oppure, in caso di occupazione, redditi da lavoro complessivamente inferiori a euro 4.000 nei sei mesi precedenti). In queste condizioni a Torino ci sono oltre 11 mila nuclei familiari che potrebbero chiederla. Ma la cifra stanziata per Torino è soltanto di 3,8 milioni: cifra che divisa per il numero di social card del valore mensile tra i 200 e i 400 euro consentirà presumibilmente di soddisfare all’incirca un migliaio di domande. (…) [A.Costa]

31.05.13_GiornalePiemonte_Social Card