#TORINO2016. Per l’anti Fassino Berlusconi pensa al modello Venezia e spuntano i nomi di Giletti e Martinetti – NewsItalia Live

#TORINO2016. Per l’anti Fassino Berlusconi pensa al modello Venezia e spuntano i nomi di Giletti e Martinetti – NewsItalia Live

Nel centro destra nonostante il periodo di ferie, si continua a lavorare per individuare il candidato sindaco da opporre alla sinistra che, a meno di clamorosi ripensamenti, correrà alle amministrative del 2016 ancora con Piero Fassino. Da indiscrezioni sembra che lo stesso Berlusconi abbia chiesto di individuare sul territorio una ventina di nomi del mondo civile, papabili, tra cui scegliere l’anti Fassino. Ovvero professionisti o imprenditori stimati e con un nome che abbia appeal sulla popolazione. Dal ventaglio di possibili candidati sono spuntati due nomi che sembrano essere i favoriti del Cavaliere: Giudo Martinetti fondatore delle gelaterie Grom e soprattutto Massimo Giletti, che se da un lato potrebbe essere una cassa di risonanza perché conosciuto e stimato professionista con ventennale esperienza giornalistica, dall’altra per alcuni non rappresenterebbe il candidato idoneo per gestire il Palazzo perché poco addentro ai temi della città. Un equivoco dunque sembra crescere nelle file azzurre: meglio prediligere il nome noto come Giletti o il professionista come Martinetti che incarna l’ideale dell’Italia che lavora;  o meglio scegliere un politico locale vicino alla gente, in grado di dare risposte più immediate alla popolazione? In questo caso il nome più ricorrente come candidato ideale sembra essere quello di Andrea Tronzano capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale e volto politico noto da diversi anni. Intorno a questo nodo sembra ruotare tutta la linea che verrà tracciata dal centrodestra. Una certezza almeno nel capoluogo piemontese c’è: Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia sono compatti quindi non dovrebbero esserci dubbi sulle alleanze, non resta dunque che attendere il mese di settembre quando a Torino dovrebbero arrivare Salvini, Toti e Meloni per definire alleanze e rivelare il nome del prescelto.

FEDERICA BOSCO