Bomba Imu su Locare “A rischio le famiglie” – Il Giornale del Piemonte

Bomba Imu su Locare “A rischio le famiglie” – Il Giornale del Piemonte

Tronzano: “Senza sgravi saltano i contratti”. Le risorese in più dai 34 mln alle associazioni

Il rischio sono mille e 700 famiglie per strada, se non subito comunque molto presto per effetto della stangata Imu anche sugli alloggi di Locare che saranno tassati al 7,6 per mille, un po’ meno rispetto al 10 e fischia delle seconde case ma di sicuro non poco. “C’è il rischio – spiega il capogruppo Pdl, Andrea Tronzano – di trovarsi con un problema sociale in più, va abbassata ulteriormente l’aliquota, diversamente molti non riusciranno a più a stare dentro il patto stipulato con la città”.   L’appello rivolto all’assessore alla Finanza, Gianguido Passoni, potrebbe essere accolto per la disponibilità almeno in via informale della giunta verso la proposta che non ha escluso di ritoccare al ribasso la tassazione. L’Ici quando era in vigore era all’1 per mille su questo tipo di immobile, ma adesso è stata portata al 7,6 con l’Imu con una tolleranza in più o in meno del 3 per mille. Il contratto concordato in media oscilla dai 280 ai 450 euro (sotto i 4,5 euro al mq – il canone privato e di circa 8 euro al mq) a seconda delle dimensioni dell’appartamento, ma con l’Imu è aumentata la base imponibile del 60 per cento ovvero la rendita catastale. “Questo quindi comporta in ogni caso che i contratti concordati aumenteranno. Se su questa base aggiungiamo l’Imu del 7,6 per mille o addirittura di più si capisce lo sfascio che ne deriverebbe”. Passoni in Commissione ha affermato che il Comune non intende fare da ammortizzatore sociale per colpa di una legge sbagliata (quella sull’imu) e quindi non vuole rimborsare niente allo Stato, questo perché sulle seconde case (quindi anche i concordati) solo il 50 per cento va al Comune e se il Comune non applica il minimo del 7,6 per mille e scende di qualche punto deve mettere lui la differenza. “Ma se sui canoni concordati si profila una eccessiva onerosità contrattuale perché è cambiata una condizione base, salta tutto. In più la cedolare del 19 per cento sugli affitti e l’Imu sono contraddittori ed è un caso che non è ancora risolto”. Il Pdl ha chiesto di abbassare le aliquote ma anche di fare ricorso alla Corte Costituzionale. La Città non è stata attenta, avrebbe potuto intervenire prima cercando di agire sui concordati quando si vedeva chiaramente che sarebbero stati considerati seconda casa. La ricetta di Tronzano è: vendita delle partecipate; rimodulazione della spesa per sostenere il welfare. “Ma tutto questo – dice – deve anche contribuire ad abbassare l’aliquota al 2 per mille e sui contratti concordati, oltre che sulle case popolari perché altrimenti l’Atc non avrà soldi da spendere per le manutenzioni”. Ma la proposta non finisce qui, le risorse mancanti che dovrebbe mettere il Comune il Pdl chiede che si trovino dal tesoretto di 34 milioni di contributi erogati dalla Città nel 2011, molti dei quali vanno ad associazioni che fanno assistenza. “Non è però più possibile non valutare le performance di questi contributi; la Città deve capire se i 34 milioni hanno portato qualche risultato. E’ chiaro che non possiamo tagliarli tutti perché se no si mette in crisi il sistema sociale e il terzo settore ma è altrettanto chiaro che devono essere misurati per capire se sono in linea con i risultati attesi. L’Imu è ineludibile per colpa di Monti. Il Pdl ha agito chiedendo che sia una tantum, cioè solo 2012, e probabilmente ci riuscirà; ha chiesto e ottenuto la 3 rata. Ora a livello comunale dobbiamo assolutamente cercare ogni strada per abbassarla sulla prima casa, sui canoni concordati e sulle case popolari”.

02.06.12_GiornalePiemonte_Locare