Ogni torinese porta sulle spalle un debito di 3mila 774 euro. Senza contare ìl profondo rosso delle partecipate. Sono cifre che fanno tremare i polsi quelle del bilancio 2011 del Comune di Torino snocciolate ieri dall’assessore Passoni in Sala Rossa. Fassino in aula durante il dibattito non si è visto, troppo preso dai suoi impegni internazionali per occuparsi del disastroso rendiconto della Città. I numeri parlano di 260 milioni di passivo di gestione, 4,5 miliardi di debiti, il fondo di tesoreria passato da 158 milioni a soli 2mila e 700 euro al 31 dicembre del 2011. (…)
«L’uscita dal patto, la rottura del rapporto di fiducia tra consiglio e giunta, le tasse in più senza aspettare la riorganizzazione dei servizi sono i motivi della nostra contrarietà al rendiconto – commenta il capogruppo Andrea Tronzano -. Ora bisogna lavorare sul futuro per il welfare e per le imprese affinché tornino ad assumere».
E dì fronte a questo quadro a dir poco allarmante, Passoni ha provato a rassicurare il consiglio parlando della riduzione del debito passata dai 40 milioni del 2011 ai 120 nel 2012, scelta peraltro obbligata per l’impossibilità di contrarre altri debiti a causa dell’Uscita dal patto. (…)
